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Mats Hummels: dal rifuto rossoblu alla panchina romana

Flirt dell’estate rossoblu, Mats Hummels si è accasato a Roma, dove però non ha ancora trovato il campo. Col senno di poi, ha sbagliato?

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Mats Hummels in allenamento con la Roma
Mats Hummels in allenamento con la Roma (©: asroma.com)

Per buona parte dell’estate, i tifosi rossoblu hanno sognato l’approdo a Bologna di Mats Hummels da svincolato. Dopo un mese di trattative, evidentemente il rifiuto del tedesco ha messo nei guai tutta la dirigenza, che puntava forte su di lui. Anche se forse si poteva iniziare a trattare per un sostituto di Calafiori prima di vendere il romano, sapendo che la cessione era inevitabile. Almeno c’è una parziale giustificazione, a dire il vero, il “no” è arrivato anche da altri profili, quali Hermoso, Bijol e Logan Costa.

L’approdo a Roma di Mats Hummels

Dopo il rifiuto al Bologna, Mats ed il padre, che svolge anche la funzione di agente del calciatore, hanno optato per accasarsi a Roma. Dove né grazie a Daniele De Rossi, né per concessione di Ivan Juric, ha trovato tempo di gioco. Nemmeno un minuto dunque, per il finalista della scorsa Champions League. Ed ora la domanda sorge spontanea: non avrebbe fatto meglio a scegliere un progetto da protagonista? Certo, con i se e con i ma si fa poca strada.

Ma, ad oggi, se potesse tornare indietro, il tedesco probabilmente non sceglierebbe Roma. Come confermano anche le sue esternazioni dubbiose: ha affermato di non sapere perché non abbia ancora mai giocato. Anche se a Monza avrebbe dovuto giocare, e la febbre lo ha fermato, infatti, pure in occasione della sfida di Europa League contro la Dinamo Kiev Juric aveva affermato di volerlo schierare dall’inizio. Cosa che evidentemente non è accaduta.

Ivan Juric, allenatore della Roma (©: asroma.com)

Ivan Juric, allenatore della Roma (©: asroma.com)

Le parole di Juric

I dubbi del popolo romanista si sono inevitabilmente visti quando, in conferenza stampa, i giornalisti stessi hanno chiesto a Juric perché il campione del mondo non stesse giocando. «Non è in campo per scelta tecnica. Un allenatore non guarda il curriculum o l’età. (…) Lui lo vedo come centrale dei tre, e lì sta facendo benissimo N’Dicka. Finora è colpa mia se non ha giocato, di certo non sua», ha dichiarato l’ex allenatore del Verona.

Insomma, l’avventura italiana di Hummels non è iniziata nel migliore dei modi. E magari non avrebbe comunque scelto il Bologna, sapendo ciò che lo aspettava. Però, di certo è clamoroso come un giocatore del suo calibro veda ogni partita dalla panchina. E neppure lui se lo sarebbe mai immaginato. 

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