Virtus Bologna
EuroVirtus – Un cammino fatto di alti e bassi
Il punto settimanale sul cammino europeo della Virtus Segafredo Bologna, reduce da due kappaò consecutivi che hanno complicato la situazione in classifica dei bianconeri
Non è stata una settimana semplice quella vissuta dalla Virtus Segafredo Bologna. La vittoria ottenuta a Belgrado il 23 ottobre scorso sembrava aver scacciato i brutti pensieri in casa bianconera, ma i due kappaò consecutivi rimediati nelle sfide giocate contro Bayern Monaco prima e Olimpia Milano poi hanno mostrato una Virtus ancora in difficoltà, sia sotto il piano mentale che tattico. Vero è che nel mezzo sono arrivate due vittorie in campionato, contro Cremona e Treviso, ma anche in queste occasioni si è vista una Segafredo viaggiare a correre alternata.
CAMMINO EUROPEO COMPROMESSO?
Che sia presto per dare una risposta a questa domanda è evidente. L’EuroLega, nelle ultime stagioni, ha sempre regalato grandi sorprese e dopo appena sette partite tracciare una linea e mettere la parola fine alla stagione europea appare prematuro. La situazione infortuni che ha colpito le V Nere non aiuta.
La Segafredo ha dovuto fare a meno per diverse partite di Daniel Hackett, Alessandro Pajola ed Ante Zizic, giocatori che stanno attraversando un momento dell’anno diverso ma che, comunque, giocano un ruolo importante all’interno delle rotazioni di coach Luca Banchi. La loro assenza, infatti, ha obbligato ed obbliga tutt’ora lo staff tecnico bianconero a fare scelte diverse, ritrovandosi anche a dare tanti, troppi, minuti a giocatori che meriterebbero anche un po’ di riposo per non arrivare troppo affaticati nei finali di gara.
Questo è il caso di Toko Shengelia, spremuto già dalle prime sfide in Supercoppa, che visti i problemi sotto canestro della Virtus si ritrova spesso a dover fare gli straordinari. Che alla Segafredo manchi un centro è chiaro; Zizic, preso a stagione in corso lo scorso anno, non sta rendendo secondo le aspettative ed aspettarsi ancora di più da Diouf è sbagliato. Che si debba trovare una soluzione al “problema lungo”, visto anche il rientro ancora posticipato di Devontae Cacok, è evidente e non si può pensare che il suo ritorno possa risolvere i problemi della Segafredo.
LEADER IN DIFFICOLTA’
Un altro tema caldo di questi giorni è sicuramente quello di Will Clyburn. Il giocatore americano, arrivato a Bologna in estate, ha avuto un avvio di stagione tutt’altro che positivo. Spesso, infatti, il numero 8 bianconero è andato in difficoltà. Il linguaggio del corpo parla chiaro, il giocatore appare quasi svogliato e sembra entrare in campo con un fare remissivo.
I pochi tiri tentati in diverse sfide giocate sono un campanello d’allarme- a dimostrazione del fatto che il giocatore non sia ancora entrato a pieno nei meccanismi di squadra. Quando si parla di fenomeni si dà per scontato il fatto che siano anche loro in prima linea a prendersi le responsabilità, andando a cercare da soli il pallone e questa è una cosa che in diverse partite è venuta a mancare. Cosa ci sia dietro le prestazioni sotto tono di Will lo sa solo la Virtus che deve trovare quanto prima il modo per far tornare Clyburn quel giocatore di alto livello ammirato nelle passate stagioni.
SQUADRA LUNGA?
Nelle ultime interviste rilasciate da Zanetti e Baraldi si è sentito parlare di “rotazioni lunghe”. Che sulla carta la Segafredo abbia effettivamente un alto numero di giocatori impiegabili è vero, ma allo stesso tempo bisogna essere onesti e capire che, purtroppo, alcuni di questi giocatori al momento il campo non lo vedono o, comunque, lo vedono poco.
Da queste prime sfide è emerso che giocatori come Visconti, Akele e Grazulis abbiano un ruolo decisamente marginale mentre giocatori come Hackett, Belinelli e Zicic non stanno rendendo come sperato. Per quanto riguarda Tucker e Morgan, invece, c’è ancora da capire che tipo di impatto possono dare anche se, tra alti e bassi entrambi hanno fatto vedere di poter essere utili alla squadra. Possibilità di andare sul mercato, al momento, non ce ne sono e l’unico modo per provare ad uscire da questo momento complicato è quello di fare gruppo.
La sfida in programma venerdì sera all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno contro il Maccabi Tel Aviv sarà un’ulteriore prova di maturità per questo roster, che è chiamato a sbloccarsi anche in casa, sapendo che la formazione israeliana arriverà a Bologna con la voglia di confermare il proprio momento positivo.
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