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Juan Miranda: raffinatezza al servizio di Italiano (Stadio)

Partita dopo partita, Juan Miranda si sta adattando sempre meglio a Bologna. E occhio alla sua costante crescita

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Juan Miranda e Marco Di Vaio (© Bologna F.C. 1909)
Juan Miranda e Marco Di Vaio (© Bologna F.C. 1909)

L’uomo partita di ieri, senza contare il grande rientro di Ferguson, è stato certamente Juan Miranda. L’ex Barcellona da un paio di gare a questa parte sta diventando un giocatore di primo ordine nelle gerarchie, dopo un avvio in cui ha subito l’ombra dell’ottimo Lyko. E’ fondamentale, d’altro canto, avere competizione per la titolarità soprattutto sulla fascia, luogo cardine del gioco di Italiano. E Juan, coi suoi cross al velluto, sa deliziare attaccanti e pubblico.

Thjis Dallinga (© Bologna FC 1909)

Thjis Dallinga (© Bologna FC 1909)

E che potenziale duo con l’ariete Dallinga (se questo si riprenderà un buon stato di forma)…

15 croos e tanta qualità: Juan Miranda si sta prendendo Bologna

Il match di ieri è stato il migliore dell’avventura in rossoblu del terzino spagnolo. Per quel poco che serviva, in fase difensiva non ha mai subito gli esterni del Lecce, e in fase offensiva ha distillato quasi la metà dei cross rossoblu. Compreso quel “dolcetto” finale sulla testa di Orsolini, che doveva solamente spingere la palla in porta.

Poi, la sua figura è stata fondamentale durante tutto il match, almeno per allargare il gioco e creare trame dal lato dell’area di rigore.  Insomma, Juan Miranda in questo stato è un giocatore da Champions League, e speriamo che anche contro il Monaco dia sfoggio di queste grandi doti. Che sono state anche le ragioni per cui Sartori lo ha voluto sotto le Due Torri.

Risposte di qualità

Dopo un inizio, come dicevamo, fortemente influenzato dal suo compagno di reparto, Lykogiannis, in gran forma, finalmente il ragazzo di Olivares sta uscendo dalla fase di ambientamento. Le due gare consecutive appena giocate sono un segnale evidente di ciò, perché sulle fasce, destra e sinistra, il Bologna di qualità e quantità ne ha. Molta, anche. E aggiungere alla pozione di Italiano anche un pò di “Mirandismo” non fa male, perché ha doti uniche. E’ infatti il solo esterno a saper mettere traversoni pericolosi con continuità, a poter battere gli angoli pericolosamente con le sue traiettorie tagliate e anche a segnare con continuità da terzino. In Italia non lo ha ancora fatto, ma basta guardare i suoi numeri per capire di cosa è capace. Si sta scaldando Juan, e guai per gli altri se raggiungerà il suo pieno potenziale in questi mesi. 

FONTE: Stadio, Matteo Fogacci

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