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Jacobelli: “una serie A incredibilmente equilibrata” – 08 ott
Xavier Jacobelli non ha certo bisogno di presentazioni, rappresenta uno dei più grandi giornalisti sportivi del panorama italiano, ma vale la pena ricordarne lo spessore; attualmente è il direttore editoriale della redazione digitale dei quotidiani sportivi, fino qualche mese fa era il direttore di calciomercato.com e vinse anche il Premio Nazionale Italian Sport Awards 2014.
La redazione di 1000cuorirossoblu è riuscita ad ottenere un’intervista esclusiva con il giornalista, che ci racconta il suo punto di vista.
Direttore, parliamo un po’ di lei; quando ha scoperto la passione per il giornalismo e quali sono state le sue prime esperienze?
Avevo solo 16 anni quando scrissi il mio primo articolo, composto più o meno da 25 righe, siglato in fondo da XJ,e venne pubblicato dall’”Eco di Bergamo”, che sarebbe il quotidiano locale. All’epoca ero uno studente liceale, ero un aspirante giornalista e avrei fatto di tutto per raggiungere il mio obiettivo, poco dopo iniziai a mettermi in contatto con la redazione di Videobergamo dove conobbi il direttore Vittorio Feltri. La cosa più entusiasmante di questo mestiere è che si lavora secondo la passione che si ha, io mi sono divertito molto a fare il reporter e mi sto divertendo tutt’ora.
Ed ora puntiamo il riflettore su Bologna,reduce dalla sesta sconfitta su 7 match disputati, secondo lei cosa sta mancando alla formazione rossoblu per fare risultato?
Semplice; tempo, amalgama e continuità di risultati. Basterebbe ricominciare con una vittoria dopo lo stop della serie A per spezzare questo clima ovviamente e inevitabilmente negativo. A Torino ho visto una squadra che nel primo tempo ha spaventato i bianconeri, poi però ha avuto la sfortuna di scontrarsi contro una Juventus in ripresa quindi con il passare dei minuti il divario tecnico delle due formazioni è emerso.
A questo punto la domanda sorge spontanea; Delio Rossi dentro o fuori?
Mi pare che anche lui sia stato molto onesto nelle sue dichiarazioni quando disse che i risultati di un allenatori si tengono in conto solo se sono positivi, quindi è ben consapevole del rischio che corre. Ma penso sia stato giusto confermarlo, ora dipende da lui e dalla squadra. Non mi sento nemmeno di prevedere il prossimo allenatore , in caso saltasse questo, perché stimo troppo Delio Rossi; ho avuto il piacere di conoscerlo, in più conosco bene il suo modo di lavorare e le sue competenze tecniche e gli auguro di raddrizzare la barca.
Siccome gli attaccanti sono colore che stuzzicano maggiormente la fantasia dei tifosi, come vede Destro?
E’ arrivato a Bologna con tanto entusiasmo, è stato ripagato con altrettanto entusiasmo , Destro ha solo bisogno di sbloccarsi, perché quel giocatore è un gioiello per Bologna. Non appena Mattia romperà il ghiaccio vedremo un altro giocatore , rispetto a quello visto in campo fin’ora, ma soprattutto vedremo un’altra squadra.
Lei ci ha appena detto che Bologna ha bisogno di tempo, probabilmente perché è stata l’ultima squadra ad arrivare sul mercato, avendo conquistato la Serie A in extremis, insomma non ha avuto il tempo creare la giusta intesa. Secondo lei, non sarebbe più corretto far terminare il calciomercato un po’ prima? Per permettere ai giocatori di allenarsi e conoscersi un po’ meglio..
Da questo punto di vista siete stati assolutamente svantaggiati, ma ricordatevi che siete nelle mani di Pantaleo Corvino.. ho un’inesauribile fiducia in lui, è uno de più grandi esperti di mercato. In fin dei conti il mercato è aperto tutto l’anno, perché gli svincolati si possono accasare in qualunque momento oppure che le grandi manovre in vista della sessione di gennaio si stanno già muovendo. Il mercato finisce il 31 agosto in tutta Europa, dobbiamo farcene una ragione, anche se gli allenatori preferirebbero fare la preparazione della squadra per intero, e non ad una scarsa metà, come è successo a Rossi.
E’ giusto pensare che l’obbiettivo del Bologna sia il raggiungimento della salvezza, come consolidamento della categoria dopo una travagliata annata in serie B; nella massima serie di questa stagione, è più difficile salvarsi?
Penso che il programma prestabilito dalla società sia ottimo, è graduale , senza saltare dei fondamentali gradini e questo pian piano porterà Bologna molto in alto, anche perché finalmente si può contare sulla solidità di uno dei gruppi societari migliori di tutta la Serie A. Quello che stiamo vedendo è un campionato decisamente anomalo rispetto gli ultimi quattro, che erano stati contrassegnati dal predominio della Juventus, quindi penso che sia prematuro fare qualsiasi tipo di previsione, tenendo conto che mancano 31 partite e 93 punti da conquistare.
Chi pensa si sia maggiormente rafforzato tra le avversarie?
In linea generale tutte le squadre si sono rafforzate a modo loro, anche le neopromossa in massima serie. Non ci sono formazioni che danno segni di particolare debolezza, difatti trovo questa Serie A incredibilmente equilibrata. Il Carpi ha cambiato allenatore e ha conquistato un’importantissima vittoria sul Torino, il Frosinone sta dimostrando invece di star prendendo sempre maggior dimestichezza con questo campionano, che tra l’altro frequenta per la prima volta.
Tra i grandi calciatori che militano nei campionati esteri, c’è qualcuno in particolare che vorrebbe vedere giocare in Italia?
Beh, ce ne sarebbero tanti, forse troppi che sogno di veder giocare nel nostro campionato; sarebbe fantastico vedere due fuoriclasse come Messi o Ronaldo in una delle squadre italiane, ma sono giocatori irraggiungibili. Purtroppo sono cambiati molto gli equilibri del mercato, c’è lo strapotere economico di alcuni club e quindi dobbiamo accontentarci di vederli in televisione.
Secondo la sua opinione, tecnicamente parlando, quanto si dovrà ancora aspettare prima che la Serie A divenga il campionato più bello del mondo?
Lo è stato negli anni 90′, poi c’è stata un’inversione di tendenza, ma vanno ricordati i risultati ottenuti da alcuni club italiani nelle competizioni europee dello scorso anno, come la Juventus che ha sfiorato la vittoria della Champions League o Napoli e Fiorentina che hanno lottato in semifinale di Europa League. Questa stagione è molto importante per capire se stiamo andando nella direzione giusta per tornare grandi. Ma secondo me ci vorrà ancora un po’ di tempo.
(Foto: www.primaonline.it)
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