Champions League
Come gioca il Monaco di Adi Hutter?
L’analisi tecnico-tattica della formazione monegasca
Champions League, quasi al giro di boa. Con la gara di domani, la quarta della League Phase, si potrà cominciare a capire qualcosa e delineare davvero gli obiettivi. Intanto, c’è una gara da giocare per il Bologna, dove opposto avrà il Monaco del tecnico austriaco Adolf Hutter.
Il tecnico austriaco è arrivato lo scorso anno sulla panchina monegasca dopo una lunga gavetta tra Austria, Svizzera e Germania. Nella prima stagione sulla panchina della formazione del Principato si è distinto per un ottimo 2° posto dietro il Paris Saint-Germain in Ligue1. Mettendo in mostra un gioco votato all’attacco che ha visto la formazione monegasca segnare 68 reti, secondo miglior attacco del massimo torneo transalpino dopo il PSG, con almeno 15 reti segnate più di tutte le altre formazioni.
Hutter cambia il Monaco: dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1
Nella passata stagione, Adolf Hutter ha continuato col suo credo tattico con lo schieramento 3-4-2-1, impostando un Monaco molto offensivo, talvolta sbilanciato. In questa stagione, mantenendo la medesima impostazione tattica e di atteggiamento, Hutter ha modificato lo schieramento in campo della sua formazione. Il Monaco in questa stagione ha utilizzato spesso il 4-2-3-1, talvolta modificato in un meno sbilanciato 4-4-2. Una piccola modifica che ha permesso finora di essere meno sbilanciata ma anche meno prolifica.
Un’attenzione posta soprattutto in campionato, dove la squadra di Hutter è riuscita a limitare maggiormente gli avversari. Mentre altrettanto non si può dire per le tre gare di Champions dove ha incassato 4 reti in tre gare.
Pressing e ripartenze veloci
Il Monaco di Hutter si può definire serenamente una formazione “veloce”. La squadra monegasca, in questa stagione, ha deciso di puntare fortemente sulla velocità di esecuzione, ma anche di movimenti della squadra squadra. Non è dunque un caso che la squadra del Principato non presenta giocatori dalla spiccata fisicità, ma possiede in rosa tanti calciatori molto rapidi, in grado di ribaltare velocemente l’azione. Non solo, Hutter sfrutta la velocità della rosa del Monaco per il pressing. La squadra transalpina infatti ama giocare un calcio propositivo e molto aggressivo.
Il Monaco in fase di possesso attacca con tanti uomini, cercando la superiorità numerica sulle fasce, utile sia a duettare. Le abilità tecniche dei trequartisti ed esterni, per la maggior parte interscambiabili, hanno indotto Hutter a lavorare su un progetto tattico che permetta di isolare i calciatori nell’uno contro uno sui lati.
Una delle caratteristiche principali della squadra monegasca è la capacità di aggredire e pressare in zona palla, impedendo agli avversari di uscire dalla prima linea di pressione. La velocità di tutti i giocatori permette alla squadra di sfruttare immediatamente i recuperi alti.
Il Monaco di Hutter concede ampi spazi…
Questa aggressività e questo pressing in zona palla però inevitabilmente impone al Monaco di essere perfetto. Se il Bologna riuscirà a superare col palleggio la prima aggressione della formazione del tecnico austriaco, dietro le spalle dei trequartisti e del centrocampo gli spazi sono molto ampi. E starà a Italiano e i suoi ragazzi aggredirli e invaderli efficacemente.
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