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Serve aggiustare la mira: il Bologna spreca troppe occasioni per segnare

Il Monaco passa al Dall’Ara ma il Bologna ha sprecato diverse occasioni da gol nitide. Domenica all’Olimpico per riscattarsi

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Santiago Castro (© Damiano Fiorentini)
Santiago Castro nella notte di Champions League al Dall’Ara (© Damiano Fiorentini)

Un risveglio amaro. Il Bologna esce sconfitto dal match del Dall’Ara contro il Monaco, ma le sensazioni sono contrastanti. La sconfitta è sembrata, al netto di tutto, immeritata. Alla vigilia della gara, uno dei temi sul quale Italiano aveva spinto di più riguardava la scarsa vena realizzativa e la necessità di sfruttare al meglio le occasioni che sarebbero capitate. I rossoblù però, ancora una volta in questa Champions League, chiudono i 90’ senza segnare nemmeno una rete. Il dato dice che è l’unica squadra a non aver ancora fatto registrare un gol in quattro giornate di Champions League. C’è qualcosa da aggiustare.

In Champions non puoi sbagliare: il Monaco punisce

Funziona così: in una competizione del genere, ogni singolo errore lo paghi. Che sia una palla persa, una punizione battuta male, un contropiede coperto in maniera errata o un gol sbagliato, il rischio di pagarne le conseguenze è sempre altissimo. Il Bologna di Italiano, verosimilmente, è stato in grado di proporre il proprio calcio e di giocarsela a viso aperto contro i monegaschi, secondi in Ligue 1.

Qual è stato il problema? Sprecare certe occasioni nitide, almeno quattro secondo quanto detto da Italiano nel post partita, non è ammissibile in Champions League. La grande prova di Skorupski, autore di alcuni interventi fondamentali, avrebbe avuto un peso specifico ancora più importante se le occasioni da gol per i rossoblù fossero state concretizzate.

Giovanni Fabbian (© Damiano Fiorentini)

Giovanni Fabbian (© Damiano Fiorentini)

Le vittorie con Lecce e Cagliari hanno illuso?

Non è corretto fare un paragone tra Serie A e Champions League, tanto meno sull’organico di squadre come Lecce e Cagliari e, ad esempio, Monaco e Aston Villa. Il punto in comune a queste quattro partite, però, riguarda comunque la difficoltà del Bologna nel segnare gol. Escludendo un po’ la trasferta di Cagliari, contro il Lecce il gol partita è arrivato solamente all’87 esimo dopo una lunga fila di occasioni fallite.

Contro l’Aston Villa, al netto della superiorità dell’avversario, il Bologna si è mangiato le mani per almeno due chiare occasioni da gol non sfruttate. Ieri sera uguale: Beukema sotto porta, Fabbian, Miranda hanno avuto ghiotte occasioni, per non parlare del gol annullato a Santi Castro.

Insomma, le vittorie con Lecce e Cagliari avevano nascosto, forse, i reali e persistenti problemi dei rossoblù in fase realizzativa ma avevano anche dato fiducia alla squadra.

Da dove ripartire? Domenica all’Olimpico c’è la Roma

Non ci sarà comunque occasione per stare a rimuginare troppo, fortunatamente. Domenica alle 15 si torna già in campo: la Roma di Juric, in netta difficoltà dopo la sconfitta di Verona, attende il Bologna. Per entrambe le formazioni sarà una partita delicata ma al contempo importante per riscattarsi dopo le sconfitte subite.

In quello stadio dove l’anno scorso i rossoblù vinsero per ben due volte: contro la Lazio in rimonta e contro la Roma con una prestazione corale ai limiti della perfezione. Italiano dovrà schierare la formazione migliore per cercare di strappare i tre punti a Juric e mandare un chiaro segnale: il Bologna, nonostante le difficoltà e le critiche, vuole stare nella parte sinistra della classifica e prendersi lo spazio che si merita. Prima, però, servirà resettare totalmente ed aggiustare la mira, perchè nel calcio vince chi segna di più.

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