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Bologna-Monaco 0-1: Il Bologna da 1 a 10

Analizziamo il match di Champions tra Bologna e Monaco grazie ai 10 dati fondamentali della sfida, con una statistica bonus

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Iling-Junior durante Bologna-Monaco (Damiano Fiorentini)
Iling-Junior durante Bologna-Monaco (©: Damiano Fiorentini)

Ieri sera al Dall’Ara è andata in scena la sfida tra Bologna e Monaco, vinta per 0-1 dagli ospiti, grazie alla rete di Kehrer nel finale. Una sconfitta amara, ma di certo la squadra sta crescendo partita dopo partita, sperando di non agganciare il treno delle prime 24 troppo tardi. Ad ogni modo, come tutti sanno, ogni partita, vinta o persa che sia, offre spunti interessanti per un’analisi statistica, che oggi sintetizzeremo in dieci punti (più uno).

Vincenzo Italiano (Foto di Damiano Fiorentini)

Vincenzo Italiano (Foto di Damiano Fiorentini)

1- Il modulo in campo

Le squadre di Italiano e Hutter si sono scontrate sul terreno di battaglia in modo speculare. Se i rossoblu stanno tornando al glorioso modulo della scorsa stagione migliorando gara dopo gara, i monegaschi impiegano la disposizione dall’inizio della stagione con continuità tecnica. E, dopo aver battuto anche il Barcellona, sono arrivati al Dall’Ara per mantenere lo status di top team. Evidentemente, missione compiuta. 

2- Le parate di Majecki

Ancora una volta, il Bologna ha concluso un match di Champions senza segnare. Giunti ormai al giro di boa, è un dato che non si può ignorare, nonostante reti annullate e legni colpiti. Serve trovare anche in coppa il cinismo maturato in campionato, ma soprattutto sarebbe utile maggior convinzione in campo. Una sfacciataggine che manca, ma sarebbe un modo – rischioso, ma almeno emozionante- di rendere più memorabile per tutti l’occasione. Una sfacciataggine che deve superare assolutamente l’amarezza di ieri sera.

3- Gli ammoniti del Bologna

I rossoblu hanno concluso il match con tre nomi annotati sul taccuino dell’arbitro. Fabbian, Moro e Lucumi. Tutti e tre i giocatori non erano mai stati ammoniti in questa edizione della Coppa dalle Grandi Orecchie.

4- I tiri nello specchio del Monaco

Squadra vivace e fisica, il Monaco sta vivendo una seconda giovinezza da quando è entrato negli affari di Rybolovlev. Dopo una grande scelta per la guida tecnica, affidata ad Hutter, un calciomercato mirato, pur senza nomi troppo altisonanti, sta dando i suoi frutti. E così, la squadra si ritrova a quota 10 dopo quattro giornate. Dietro solamente al Liverpool, in attesa dei responsi odierni delle altre squadre.

5- I contrasti a terra di Beukema

Sempre più solido ed efficace, il muro rossoblu sembrava poter arginare tutti gli attacchi nemici, anche grazie ad una prodigiosa chiusura di Sam Beukema. L’olandese, leader vero del reparto, sta guidando i compagni di difesa con grande grinta e personalità, prestazione dopo prestazione.

6- I lanci di Lucumi

Da un centrale all’altro, da Beukema a Lucumi. Jhon quest’anno è stato estremamente responsabilizzato, vista la partenza di Calafiori, e per ora non sta deludendo, anzi. Mette in mostra partita dopo partita qualità che forse, dietro a Calafiori, non erano correttamente apprezzate dal pubblico.

7 (+4)- Le presenze di Dallinga in A (+ Champions) senza reti

Thijs deve ancora scaldare i motori, almeno si spera. Perché partita dopo partita, quelli che sembravano dubbi sulla condizione lasciano spazio a dilemmi più preoccupanti. Il fattore ambientale è fondamentale nel calcio, come dimostrano molti giocatori capaci di far bene in una sola realtà. E speriamo che l’ambientamento sia rapido: in quest’ottica un gol aiuterebbe a rialzare il morale dell’olandese.

7 (bis)- I gol dei difensori del Monaco in stagione

Hutter sta valorizzando appieno la spinta offensiva della sua difesa, anche perché ieri ha schierato due centrali che hanno fatto a lungo i terzini. 7 reti della difesa in due mesi e poco più resta comunque un numero spaventoso, elevatissimo. Contando che tutto il Bologna ne ha fatti 12

8- Passaggi in area del Bologna

Crea, ma non conclude. Questo Bologna sembra una rivisitazione meno potente e meno chiara di quello dello scorso anno. Motta aveva creato una squadra molto pragmatica in fase offensiva, Italiano, per ora, deve ancora lavorarci.

Santiago Castro (© Damiano Fiorentini)

Santiago Castro (© Damiano Fiorentini)

9- I minuti concessi a Ferguson

Anche in Europa sta tornando Lewis. Questi primi spezzoni di gara, sulla scia di quello di Lecce, sono sicuramente migliori del previsto. Ma serve ancora un pò di lavoro per tornare al suo livello, che, ora come ora, serve tantissimo.

10- I punti del Monaco

Sta tornando grande lo squadrone del Principato. Abbiamo visto match contro big (come il già citato Barcellona), e “novizie” (come il Bologna), vincendo e convincendo in tutte e due le situazioni, pur orfani di Zakaria e Salisu. Chapeau, come direbbero loro.

 

Fonti dei dati: UEFA Champions LeagueSofascore

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