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Amarcord – Juventus-Bologna: Cappello ritira la squadra – 01 ott

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Domenica 4 ottobre è in programma la settima giornata del massimo campionato di calcio. Il Bologna è di scena a Torino, opposto ai bianconeri della Juventus. Sfogliando l’album dei ricordi mi viene spontaneo di narrare l’incontro che fu disputato il 24 aprile 1949.

La giornata era coperta ed afosa, la pioggia fece la sua comparsa verso l’intervallo infastidendo i diecimila presenti sugli spalti.

Questa volta la partita inizio a raccontarla dalla sua fine.

Al 65’ una punizione a favore dei bianconeri veniva battuta cercando la testa di Hansen, non lontano dal palo della porta difesa da Vanz. Il giocatore danese cercava di saltare ma si trovava stretto fra due avversari, uno dei quali lo tratteneva per la maglia. Il bianconero strillava e l’arbitro decretava immediatamente il calcio di rigore. Immediato assembramento di giocatori rossoblu attorno all’arbitro che contestano la decisione del direttore di gara.

Si notarono visi accesi, e grandi gesticolazioni. L’arbitro Carpani espulse subito Taiti eccitato più degli altri, deponendo subito dopo la palla sul disco del rigore. Per tre volte di seguito Marchi la calciò lontano, impedendo lo svolgimento della massima punizione, e l’arbitro espulse pure lui. Nuovamente la palla venne posta sul dischetto e mentre lo juventino Manente si apprestava a tirare il petroniano Tacconi lo precedette e, in segno di dispetto, la calciò nella propria rete.  Ed anche Tacconi viene invitato a raggiungere gli spogliatoi. Crescendo rossiniano della scena: il capitano del Bologna Cappello si precipitava sul proprio portiere e lo trascinava via dalla rete con l’intento di far battere il rigore alla Juventus con la porta completamente vuota. Nuovo comizio, con mani in aria, spinte e gran vociare. Parte dei bolognesi usciva dal terreno di gioco, parte restava; gli juventini non sapendo come agire rimanevano in attesa dell’uscita dell’arbitro e dei guardialinee dal campo.

Partita conclusa. Rimanevano le deduzioni e le congetture. L’arbitro motivava la sospensione della gara col ritiro della squadra bolognese annunciatogli e confermatogli, malgrado il parere opposto di alcuni compagni, da Cappello nella sua veste di capitano. Cappello asseriva che non voleva ritirare la squadra ma solo il portiere.

Bisogna riconoscere che l’arbitro Giuseppe Carpani contribuì non poco ad elettrizzare il clima con decisioni e valutazioni non sempre ponderate e felici.

Il Giudice Sportivo, nel comunicato del 27 aprile, emise il seguente verdetto: omologazione della partita sospesa in attesa di accertamenti; il capitano Cappello sospeso a tempo indeterminato; i giocatori Taiti e Marchi squalificati per due gare; i giocatori Tacconi e Ballacci squalificati per una gara. Successivamente la gara fu data vinta alla Juventus per 2-0.

Ecco,ora, la cronaca dei primi sessantacinque minuti giocati.

L’incontro iniziò al piccolo trotto, Hansen impegno un paio di volte il portiere rossoblu Vanz che rispose con parate pronte ed efficaci. Al 10′ un’avanzata del Bologna, con Gritti, si sviluppò sulla sinistra; per poi cambiare in maniera repentina fronte, con la palla che giungeva tra i piedi di Mike, che con un tiro forte e preciso, e non del tutto imparabile, marcava l’uno a zero per i rossoblu.

La Juventus si riversò nella metà campo bolognese per cercare il pareggio. Al 14’ era il palo a bloccare un tiro di Ploeger. La coppia Muccinelli e Boniperti mise a ferro e fuoco la difesa ospite che resistette sino al 40’. Calcio d’angolo alla sinistra della porta bolognese. La palla viaggiava verso l’angolo opposto della porta. Muccinelli ostruiva la strada al portiere Glauco Vanz, al quale non riuscì la parata in presa riuscendo solo a colpire la sfera di pugno. La palla colpiva il ginocchio di Boniperti e finiva mestamente in rete. Pareggio. Nei cinque minuti rimanenti era il Bologna che aveva una serie di possibilità di passare in vantaggio.

La Juventus iniziava la ripresa attaccando con insistenza. Vanz volava in tuffo compiendo una difficile parata su tiro di Hansen. Nel ricadere urtava un dito contro la base del montante sulla sua destra, restando a terra dolorante. Ploeger si lanciava su di lui, per strappargli il pallone, commettendo fallo. L’arbitro Carpani, anziché fischiare il fallo sul portiere, fischiava un calcio di punizione di seconda a favore della Juventus cominciando a scaldare gli animi.Al 44’ Taiti serviva un pallone d’oro a Mike il quale, dopo aver saltato prima Parola poi Rava, finiva col tirare sul corpo di Sentimenti IV in disperata usciva. Un minuto dopo Tacconi, su passaggio di Cappello, coglieva il palo; Mike raccoglieva la sfera e la passava a Gritti il quale, di testa, coglieva la traversa. Il riposo di metà gara vedeva le due formazioni ferme sul punteggio di uno a uno.

Al 54′, nuovamente in vantaggio il Bologna. Punizione a suo favore, sulla sinistra di poco fuori area. Tira Mike. Il pallone sorvolava il muro difensivo bianconero. Sentimenti IV era ben piazzato, scattava, si allungava, ma poi di colpo si ritraeva come convinto che la palla uscisse a lato. La palla invece entrava, di precisione, all’incrocio dei pali. Due a uno per il Bologna.

Al 62’ Gritti veniva lanciato in contropiede, Appena entrato in area bianconera veniva atterrato da Parola. Mentre tutti si aspettavano l’assegnazione del calcio di rigore, l’arbitro faceva capire ai 22 giocatori in campo che non aveva avvisato gli estremi della massima punizione.

Si giungeva così al 65’ ove aveva inizio il “fattaccio” descritto in precedenza.

Il tabellino della partita:

JUVENTUS -BOLOGNA 2-0

Reti: a seguito decisione del Giudice Sportivo.

JUVENTUS: Sentimenti IV, Manente, Rava, Depetrini, Parola, Sentimenti III, Muccinelli, Boniperti, Ploeger, Hansen, Caprile. – All. Chalmers.

BOLOGNA: Vanz, Ballacci, Ricci, Cingolani, Mezzadri, Marchi, Mike, Tacconi, Cappello, Gritti, Taiti. – All. Cargnelli.

Arbitro: Carpani Giuseppe di Milano.

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