Roma-Bologna: varrà la regola del 2?

La difficoltà di realizzare del Bologna in Champions League, in campionato assume sembianze differenti, soprattutto in trasferta. Nelle ultime quattro partite “away”, il Bologna non si è limitato al compitino, ma ha segnato una doppietta con regolarità cronometrica.

E anche se a Como e Genova non è bastato, la Italiano band ha dato un saggio delle sue reali potenzialità, che ancora devono esprimersi fino in fondo.

Le trasferte del Bologna a Como e Monza

Le due missioni in terra lombarda hanno “tracciati” differenti e risultati, in termini di punti, differenti. Contro la squadra di Cesc Fabregas, che aveva iniziato alla grande (anche con un autogol) contro i rossoblù, è stata la partita del “Guai ai Vinti”. Il Bologna non ha mollato un centimetro e un secondo e prima con Castro e poi con Iling-Junior ha acciuffato il pareggio. A Monza già si era visto una leggera metamorfosi: squadra molto più compatta e aggressiva (da ricordare che eravamo solo alla quinta). Il due a uno per Freuler e compagni era il primo segnale.  Una strada che sembrava ritrovata, soprattutto nella fase difensiva, con meno praterie a disposizione dell’avversario e meno disattenzioni.

In casa invece il Bologna continua a soffrire il cosiddetto “pullman parcheggiato davanti alla porta”, squadre cioè tutte dietro alla linea della palla. E con la densità omogenea sia al centro che sui lati che complica il giro palla, alle volte infruttifero. In queste situazioni si percepisce nettamente la mancanza di un vero bomber d’area che possa essere catalizzatore di cross dalle fasce.

Le “missioni” a Genova e Cagliari

In un processo di evoluzione della cifra di gioco dei rossoblù, le due trasferte, nelle città di mare sopra menzionate, sono state due “monologhi” dei ragazzi di Italiano, dove solo contro il Genova “l’imperizia” non ha regalato i frutti sperati.  Ma mentre le prime due trasferte, soprattutto quella di Como, il disegno tattico necessitava di alcune migliorie, nelle seconde la firma del Mister si vedeva nettamente.

El Azzouzi segna in Roma-Bologna della stagione 23/24 (©Damiano Fiorentini)

A Roma, si dice così, ci aspetta la prova di maturità, in un campo caldissimo e complicatissimo, per le ultime vicende. La scorsa stagione a Roma non lasciammo neanche un punto, ma si stava raccontanto una storia diversa.

Lasciamoli liberi di testa, dimentichiamoci per un attimo della Champions League, lasciamoli esprimere il loro calcio e sicuramente sarà una bella partita. Magari con altri due gol nella loro porta.

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