Bologna FC
STADIO: Il baby-Bologna vuole diventare grande – 01 ott
Interessante riflessione quella che Furio Zara fa su “STADIO” in edicola oggi a proposito del Bologna: una squadra giovane, che deve puntare sull’entusiasmo ma anche crescere alla svelta, trovando delle certezze dentro di se grazie ai risultati. L’occasione per questi pensieri la offre naturalmente la conferenza stampa di ieri di Amadou Diawara, 18 anni e l’emozione di chi ha coronato un sogno, giocare in Serie A: Delio Rossi in estate lo aveva definito “un rinforzo per la Primavera”, adesso invece è qui, tra i titolari di questo “baby-Bologna”: oltre a lui tanti altri under-23 – Pulgar, Ferrari, Masina, Donsah – che sono semi-debuttanti in A e che saranno quindi naturalmente debuttanti allo Juventus Stadium, frequentato soltanto da Taider e Rizzo del “gruppo dei giovani”. Un segnale indicativo di una squadra che ha senz’altro un futuro luminoso ma che deve prendersi alla svelta anche il presente, perché la Serie A non aspetta nessuno. E del resto il paragone con gli juventini pari età è impietoso: Diawara domenica si troverà al cospetto di Paul Pogba, 23 anni e valutazioni iperboliche, capace lo scorso anno – mentre il nostro sbarcava al San Marino in Lega Pro – di essere protagonista al Mondiale con la Francia, mentre Ferrari che ha da poco rinnovato il suo primo contratto potrebbe vedersela con Paulo Dybala, costato alla Vecchia Signora ben 40 milioni di euro. Insomma, uscire indenni dallo Stadium è una mission-impossible, e proprio per questo affidarsi ai giovani può essere positivo: perché i giovani – ricorda Zara – hanno la capacità di sognare, “per loro anche l’isola più lontana è raggiungibile”. E perché da giovane a uomo lo diventi lentamente, è vero, ma c’è sempre un motivo preciso in cui prendi consapevolezza, in cui questo cambiamento avviene davvero. Lo Juventus Stadium, dunque, non deve far paura: è un’occasione per tanti rossoblù di consacrarsi calciatori di Serie A.
Interessante riflessione quella che Furio Zara fa su “STADIO” in edicola oggi a proposito del Bologna: una squadra giovane, che deve puntare sull’entusiasmo ma anche crescere alla svelta, trovando delle certezze dentro di se grazie ai risultati. L’occasione per questi pensieri la offre naturalmente la conferenza stampa di ieri di Amadou Diawara, 18 anni e l’emozione di chi ha coronato un sogno, giocare in Serie A: Delio Rossi in estate lo aveva definito “un rinforzo per la Primavera”, adesso invece è qui, tra i titolari di questo “baby-Bologna”: oltre a lui tanti altri under-23 – Pulgar, Ferrari, Masina, Donsah – che sono semi-debuttanti in A e che saranno quindi naturalmente debuttanti allo Juventus Stadium, frequentato soltanto da Taider e Rizzo del “gruppo dei giovani”. Un segnale indicativo di una squadra che ha senz’altro un futuro luminoso ma che deve prendersi alla svelta anche il presente, perché la Serie A non aspetta nessuno. E del resto il paragone con gli juventini pari età è impietoso: Diawara domenica si troverà al cospetto di Paul Pogba, 23 anni e valutazioni iperboliche, capace lo scorso anno – mentre il nostro sbarcava al San Marino in Lega Pro – di essere protagonista al Mondiale con la Francia, mentre Ferrari che ha da poco rinnovato il suo primo contratto potrebbe vedersela con Paulo Dybala, costato alla Vecchia Signora ben 40 milioni di euro. Insomma, uscire indenni dallo Stadium è una mission-impossible, e proprio per questo affidarsi ai giovani può essere positivo: perché i giovani – ricorda Zara – hanno la capacità di sognare, “per loro anche l’isola più lontana è raggiungibile”. E perché da giovane a uomo lo diventi lentamente, è vero, ma c’è sempre un motivo preciso in cui prendi consapevolezza, in cui questo cambiamento avviene davvero. Lo Juventus Stadium, dunque, non deve far paura: è un’occasione per tanti rossoblù di consacrarsi calciatori di Serie A. foto: Valentino Orsini – 1000 Cuori Rossoblù
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