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De Silvestri: «Esclusione Champions? Rimasto male, ma noi più importante dell’io»

Il Capitano, Lorenzo De Silvestri, ha parlato del Bologna e del suo momento: dall’esclusione dalla Champions, alle ultime gare

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Lorenzo De Silvestri, Bologna
Lorenzo De Silvestri (© Damiano Fiorentini)

Se dici Lorenzo De Silvestri, a Bologna, sono tante le parole che ti vengono in mente. Capitano, esempio, sono probabilmente le prime due. “Con Lollo in campo, si vince”: questa sono le frasi dei tifosi sui social, in riferimento a quella che per tutti è già una bandiera, visto il suo impiego da titolare nelle ultime vittorie che il Bologna ha infilato in campionato.

Il Sindaco, come lo chiamano a Bologna, nella serata di ieri è stato ospite a “L’ascia raddoppia“, trasmissione di Cronache di Spogliatoio. Per il suo ruolo di ambassador per la fondazione AIRC, ma anche per parlare del Bologna, e di tutto quello che è stato l’ultimo periodo.

De Silvestri: «Dopo l’esclusione potevo essere menefreghista, ma è ora che bisogna essere un esempio»

Quali sono le differenze tra Thiago Motta e Italiano? In cosa Italiano è diverso dagli altri?

«Lui fa trasparire questa passione infinita per il calcio, anche ai suoi giocatori. Riesce a creare un certo tipo di rapporto con noi. Ci abbiamo messo un po’ di tempo per le dinamiche e le tattiche ma ora stiamo modificando il nostro pensiero con il suo. Un recupero palla più avanti, una pressione continua nei 90′. Per ora i risultati stanno arrivando».

Quanto vi manca Ferguson?

«È un grande calciatore. Lewis l’ho visto crescere negli ultimi due anni in maniera incredibile: ha stupito anche noi. Fa tutto: segna, fa assist, recupera palloni, è un box-to-box. Quando si è fatto male al crociato ci è dispiaciuto molto: io ci sono passato e quindi ho cercato di dargli consigli. Ora è tornato e sta recuperando la forma migliore: è uno scozzese con grande forza e grande mentalità».

Lorenzo De Silvestri, Vincenzo Italiano e Riccardo Orsolini (© 1000 Cuori Rossoblù)

Lorenzo De Silvestri, Vincenzo Italiano e Riccardo Orsolini (© 1000 Cuori Rossoblù)

Come hai approcciato questo campionato? Non sei in lista Champions ma hai messo grande disponibilità, e non è semplice: dove hai trovato questa forza?

«Premessa: a livello sportivo ci sono rimasto male, ovviamente, perché l’anno scorso ho fatto parte di quel gruppo che ha portato storicamente la Champions a Bologna dopo sessant’anni. Però, quando mi è stato comunicato ho cercato di dare anche un messaggio a tutti i giocatori esperti, a tutti i miei compagni: l’io viene messo un po’ da parte, perché il noi è più importante. Ho cercato di essere un punto di riferimento e da esempio per il gruppo perché sarebbe stato troppo facile essere più menefreghista. Invece è proprio in quel momento che uno deve dimostrare di essere un giocatore che può dare dei consigli, un giocatore esperto, un giocatore importante sotto tutti i punti di vista.

Ho cercato di essere a disposizione al massimo per il campionato e seguire la squadra, essere dentro, quando c’è da esserlo per la Champions. Per ora sta portando i frutti: in campionato stiamo facendo belle vittorie, ma era anche dare il segnale che a volte, anzi spesso, in uno sport di squadra il “noi” viene prima. Anche quando un passa momenti difficili, dove può soffrire, deve essere da esempio e stare sul pezzo».

Un contributo enorme, in campo e fuori

Come ha detto proprio nel corso di questa intervista, De Silvestri punta a essere un vero Capitano: esempio di impegno e di mentore, in tutte le situazioni. Italiano, nelle ultime uscite, ha puntato molto sul suo veterano. Sia per far rifiatare uno Stefan Posch non nella sua miglior versione, sia per sfruttare la leadership del numero 26, in un momento in cui il Bologna ha saputo rialzare la testa e rimettersi in carreggiata.

De Silvestri in azione durante Cagliari-Bologna

De Silvestri in azione durante Cagliari-Bologna (© Bologna FC 1909)

Si, perché seppur il mister dei Rossoblù avesse come alternativa anche uno come Emil Holm, su cui il Bologna punta tanto, è stato De Silvestri a prendersi il posto nelle ultime uscite in campionato. 81′, 82′ e 45′ contro Cagliari, Lecce e Roma. Nelle tre vittorie consecutive c’è anche la sua firma, da titolare: attento in difesa, anche contro avversari di prim’ordine, e un treno nello scendere quella fascia destra che tanto ha percorso nel corso della sua carriera. Il Bologna ha bisogno del suo Sindaco, e Lollo, come detto da lui stesso, sarà sempre a disposizione per il suo Bologna.

Fonte – Cronache di Spogliatoio

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