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Caos Fortitudo: Tedeschi si dimette, ma Cagnardi resta (Corriere di Bologna)

In casa Fortitudo il presidente Stefano Tedeschi ha dato le proprie dimissioni nella serata di ieri: Cagnardi, però, è ancora allenatore

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Stefano Tedeschi Fortitudo Pallacanestro Bologna 103
Stefano Tedeschi (©Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

Nelle ultime ore in casa Fortitudo è successo di tutto. Dopo la debacle di Cantù, sono arrivate nella serata di ieri le dimissioni di Stefano Tedeschi, mentre l’allenatore Devis Cagnardi è ancora sulla panchina dell’Aquila nonostante i recenti risultati.

Le dimissioni di Tedeschi

Il gesto dell’ormai ex presidente biancoblù è stato fortissimo, ma dopo la sconfitta di mercoledì sera serviva una scossa nel club. Certo, non da parte di chi ci si aspettava, ma le parole di Tedeschi nel comunicato della Fortitudo sono state molto chiare: «Se nessuno, dopo lo scempio al quale ho assistito a Desio, ha avuto la dignità di provare a fornire spiegazioni e mettersi quantomeno in discussione, allora il passo indietro lo faccio io».

Si tratta della prima crisi all’interno della società, composta da diverse anime, che ha preso le redini della Fortitudo dall’estate 2023. L’ex presidente resterà all’Aquila in qualità di socio, ma di cose da sistemare, al momento, la Fortitudo ne ha parecchie.

Che fare? Le strade sono due: trovare un sostituto a Cagnardi oppure stringere i denti, sperando che la tempesta lasci spazio a un mare più calmo. D’altronde, la storia di Trieste di appena un anno fa insegna. Jamion Christian, al tempo in grande difficoltà, ebbe la fiducia del club nonostante le grandi tribolazioni di inizio anno. Il vice biancorosso era Marco Carretto, che ora siede in seconda sulla panchina della Fortitudo. Si è parlato anche di lui come possibile sostituto di Cagnardi, ma al momento, forse, non si tratta della soluzione più quotata.

Coach Devis Cagnardi (© Fortitudo Flats Service Bologna)

Coach Devis Cagnardi (© Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

Questione allenatore Fortitudo: Cagnardi fa le valigie?

Il presidente Tedeschi, quindi, ha abdicato, e sembra non mancare molto al momento in cui Cagnardi farà le valigie. Domani si gioca contro Cividale, una sfida quasi proibitiva per quello che è l’umore e lo stato fisico della Fortitudo. Soprattutto nel caso in cui si dovesse ripetere la Caporetto di un paio di giorni fa, è bene guardarsi in giro cercando un possibile sostituto in panchina. I nomi che suonano più caldi sono Maurizio Buscaglia e Marco Sodini. Le ultime uscite di Cagnardi hanno fatto quantomeno storcere il naso, sia sul parquet (3 sconfitte di fila, ultima di queste il quasi -30 di Cantù) che in conferenza stampa. Il commento di rimprovero a Freeman, uno dei pochi che ha sempre trainato la carretta nel bene e nel male, non è affatto piaciuto al mondo Fortitudo.

Difficile definire quello che accadrà sulla panchina dell’Aquila, ma lo è altrettanto capire cosa succederà su quella di presidente. Dovrebbe essere il momento di Teo Alibegovic, vicepresidente e uomo di grande fiducia di Matteo Gentilini. La figura dell’ex giocatore sarebbe quella adatta, anche per l’esperienza che porta con sé, ma è bene ricordare anche che proprio a lui furono associate le questioni che allontanarono Caja dalla piazza biancoblù. Difficile pensare di riportare l’allenatore dello scorso anno nuovamente sotto l’ombra dell’Aquila: pare che Caja sia vicino a un club di serie A1.

Teoman Alibegovic crediti Fortitudo Pallacanestro Bologna 103

Teoman Alibegovic (©Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

Domani contro il Cividale di Pillastrini

Domani si gioca, quindi è bene mettere nel congelatore le questioni che non riguardano strettamente il canestro e la palla da basket. La squadra non è ripassata da Bologna, ma si è diretta subito a Cividale. L’avversaria non è delle più semplici, anzi: la formazione di Stefano Pillastrini viaggia in prima classe e soprattutto è imbattuta in casa. Dalmonte e Boniciolli hanno firmato (sportivamente parlando) la “rivincita” dell’ex dalla panchina: sarà questo il terzo atto?

Fonte: Enrico Schiavina – Corriere di Bologna

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