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Tra grandi exploit e forti delusioni, l’aggiornamento del Ranking Eurolega dopo 10 giornate

Un ranking dall’evoluzione inaspettata in diverse sue specificità

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ranking eurolega dieci giornate
©1000Cuori Rossoblù

E’ tempo di un primo giro di boa per il massimo campionato Europeo di pallacanestro. Andiamo ad analizzare le differenze tra il Ranking di Eurolega da noi stilato ai nastri di partenza con quello poi realmente accaduto in campo nelle prime dieci giornate.

18 Alba Berlino (-1)

Non lontana dalle attese la squadra berlinese che presenta un record di 2-8. Vittorie ottenute in casa con Asvel e la solita Milano, che all’Alba continua a vedere i sorci verdi (4-1 per i tedeschi nelle ultime 5 contro i meneghini). Le note liete per lo stivale sono Procida e Spagnolo in crescita ma la squadra di Gonzalez sembra destinata alla solita stagione da bassi fondi. Trevion Williams sta dimostrando di essere giocatore da EL con 13.7 punti e 7.9rimbalzi in 9 gare.

17 Virtus Bologna  (-7)

Un ranking fiducioso quello iniziale (decimo posto) ma in linea con gli obiettivi dichiarati dalla società. La squadra di Banchi ha trovato solo due vittorie, ma tante buone prestazioni come quella contro il Pana di ieri sera, mancano però lucidità ed energie nei finali di gara. Una gestione dalla panchina che non convince, costruisce e poi distrugge, oltre all’apporto di alcuni giocatori al momento al di sotto delle aspettative. In attesa di vittorie ma la prossima è il Fenerbahce.

Luca Banchi a dialogo con Matt Morgan (©Virtus Pallacanestro)

Luca Banchi a dialogo con Matt Morgan (©Virtus Pallacanestro)

16 Partizan Belgrado (-7)

Altra grande delusione di questo inizio di stagione, il nostro ranking di Eurolega vedeva una proiezione al nono posto ma dopo dieci giornate a stupire è un sedicesimo piazzamento con sole due vittorie ottenute. La squadra di Obradovic è in striscia aperta di sei sconfitte in fila, i tanti cambiamenti stanno dimostrandosi difficoltosi nella creazione della giusta amalgama ai fini della vittoria e ora quelle Final Four messe come obiettivo sanno solo di miraggio.

15 Asvel (+3)

Meglio del previsto, un buon 3-7 per le aspettative dei francesi che hanno trovato in Maledon un leader offensivo importante e in Sako un lungo concreto anche se con qualche primo problema nelle ultime gare. C’è poi un De Colo che sembra trovare assistenza dal suo corpo e riesce a far vedere buoni sprazzi del suo immenso talento.

14 Maccabi (+1)

La squadra di Kattash rispetta le attese, il ridimensionamento è stato notevole ma la squadra rimane un osso duro da battere. Loyd ha mollato la barca dopo due gare importanti, ma con Lee è arrivato un degno sostituto, certo è che anche gli infortuni e un fattore campo mai favorevole non aiutano a mettere insieme particolari risultati positivi, la squadra però è in linea con le aspettative, il record è 3-7.

13 Olimpia Milano (-5)

La solita partenza a marce basse, dove regna la confusione e il mercato impera su scelte estive già rimangiate. Sono quattro le vittorie attuali dei meneghini, che ieri hanno vinto a Belgrado contro il Partizan. Anche quest’anno gli infortuni stanno complicando la situazione, ma i problemi sembrano essere sempre gli stessi e per risolverli si è passati da Napier a Mannion, ma con un LeDay in più a roster la stagione può ancora regalare qualcosa.

Nico Mannion (©Olimpia Milano)

Nico Mannion (©Olimpia Milano)

12 Baskonia (=)

E’ la prima (delle due..) che rispetta la sua posizione iniziale. I Baschi staranno sempre in linea di galleggiamento, ora il record è 4-6, con quattro sconfitte in fila sul groppone ma il talento a Vitoria non manca. A differenza del solito trend che vede gli esterni dominare non è ancora arrivato il momento migliore per Howard e sia Forrest che Baldwin stanno portando avanti il processo di integrazione. Al di sopra delle aspettative Cabarrot, mentre rimane una certezza Chima Moneke (14.6 punti e 6 rimbalzi).

11 Real Madrid (-6)

Prima grande delusione della prima metà di stagione, i Blancos hanno perso pedine fondamentali dallo scorso anno ma in campo si è perso più di quanto ci si potesse aspettare. Il record è di 4-6, gli infortuni di Musa e Garuba pesano ma a mancare sono le gerarchie in campo e farne le spese sembra poter essere Mateo sul quale aleggia lo spettro di uno Scariolo che sembra potersi accasare a Madrid.

10 Stella Rossa (+3)

Una Stella che ha ben sfruttato la sua partenza lampo da tre vittorie, poi l’infortunio di Bolomboy si è fatto sentire ed è arrivato un calo rimesso in sento da Petrusev. Miller-Mcintyre e Canaan si stanno confermando giocatori importanti, l’esperienza di Milos, Nedovic e Kalinic si fa sentire e i risultati stanno arrivando. Le oltre 10 triple realizzate di media a partita aiutano e la prossima settimana il derby contro un Partizan ferito sarà caldo e ancor più sentito per i biancorossi.

9 Zalgiris Kaunas (+2)

Andrea Trinchieri si dimostra una garanzia, con uno dei budget più bassi d’Europa il rocord è di 6-4 con quella sconfitta a Parigi che ora da fastidio ma nella capitale francese stanno succedendo cose insperate. Una pallacanestro organizzata e costruita, con interpreti di esperienza e fantasia: vedasi Dunston e Francisco, ma qui è il sistema a fare la differenza. Ora l’aggiunta di Walker può portare ulteriore potenziale e la corsa playoff/in è tutta da conquistare ma con un buon bottino già raccolto. Lo Zalgiris vanta la miglior difesa per punti subiti 73.2 ma anche il peggior attacco per realizzati 74.1.

Andrea Trinchieri (©BC Žalgiris Kaunas)

Andrea Trinchieri (©BC Žalgiris Kaunas)

8  Efes (-1)

In linea con le aspettative, squadra solida e capace di vincere sfide importanti con giocatori di comprovata esperienza ad alti livelli. All’appello manca ancora Stanley Johnson che sta facendo un po’ di fatica ad essere il giocatore che ci si aspettava, ma il contorno funziona. Anche Poirier sta salendo di colpi e questa squadra con Larkin (fermo per infortunio), Bryant, Thompson e Beaubois sarà una mina vagante anche in tempo di Playoff.

7 Monaco (-3)

Anche quest’anno un avvio non spumeggiante per Mike James e compagni, nonostante un calendario abbastanza favorevole, ai monegaschi mancano infatti quasi tutte le grandi avversarie e il record è al momento di 6-4. A discolpa dei monegaschi due assenze importanti come Korkmaz e Chalates che ancora non si sono praticamente visti in campo (il secondo mai). Il roster però vanta talento diffuso in ogni ruolo e la serie positiva arriverà probabilmente nel momento caldo della stagione.

Dal sesto al secondo posto le posizioni sono decise dalla differenza canestri per via dello stesso numero di vittorie.

6 Bayern Monaco (+8)

Potrebbe bastare il 7-3 di record per descrivere la partenza dei bavaresi in questa stagione. Imbattuti in casa con Real, Olympiacos, questa Parigi e questo Zalgiris tra le avversarie a lasciare le penne nella nuovo Sap Garden. Edwards è forse l’MVP di queste prime dieci giornate in cui viaggia a 21 punti di media, ma lo stesso Napier non è da meno. Sotto canestro Booker sta giocando nettamente la sua miglior stagione in carriera e tutti gli altri sono pronti ad essere gregari di alto livello, applausi per Gordon Herbert.

5 Barcellona (+1)

Attenzione ai Blaugrana. Non facciamoci annebbiare dalla sconfitta di ieri contro una Parigi irreale, perché Punter sembra essere l’elemento che mancava a questa squadra che ora può tornare alle Final Four. Perdere Laprovittola è stato un duro colpo, ma il talento continua a non mancare così come la solidità di Vesely e quella portata da Metu. Anche qua il record dice 7-3 e questo Barça può diventare la candidata principale ad insidiare le due greche e il Fenerbahce in ottica Abu Dhabi/Belgrado (una delle due città ospiterà le F4).

Kevin Punter (©FC Barcelona)

Kevin Punter (©FC Barcelona)

4 Parigi (+12)

I funamboli d’Europa. Pochi cambiamenti da quella squadra che lo scorso anno ha dominato l’Eurocup, un coach che ha sposato la filosofia che ha reso grande questo gruppo e un roster puntellato dai giusti elementi. L’estremizzazione del corri e tira, dei tanti possessi e di un gioco che risulta essere il più elettrico d’Europa. Shorts e compagni stanno godendosi a pieno il momento di trans agonistica, ma non si può pensare che questo duri anche quando i duri inizieranno a giocare.

3 Olympiacos (=)

Il record è sempre di 7-3 e l’Oly rispetta le attese mettendo in mezzo anche la vittoria del derby in casa del Pana. La squadra di Bartzokas ha ritrovato il giocatore più forte d’Europa e il campo lo sta dimostrando, a Vezenkov si è poi aggiunto u Fournier fin qui ben adattato oltre al tanto talento diffuso in lungo e largo nel roster. Può essere l’anno buono per alzare nuovamente il titolo, magari in una finale tutta greca.

Sasha Vezenkov (©OlympiacosBC)

Sasha Vezenkov (©OlympiacosBC)

2 Panathinaikos (-1)

La vittoria di ieri contro la Virtus è ancora emblematica di come questa squadra stia gestendo le proprie energie riuscendo comunque a controllare la propria classifica. Il neo è il derby sopracitato ma del resto parliamo di una squadra che viaggia con un solo obiettivo in testa ripetersi e fare back to back.

1 Fenerbahce (+1)

Nonostante gli infortuni stiano decimando il roster a disposizione di coach Jasikevicius, i turchi macinano ancora vittorie. Un roster lungo chilometri, che vanta le giuste pedine e una gestione minuziosa da parte dello staff. I turchi fanno sul serio e non ci sarebbe da stupirsi di un ulteriore mossa sul mercato dopo gli stop di Baldwin e quello rimediato ieri da Biberovic. La cosa più impressionante è che si vedono ancora ampi margini di miglioramento, ma arrivare primi non ha mai portato grande fortuna.

 

 

 

 

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