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Quando gli errori costano caro: il Bologna e il treno che porta in Europa (Stadio)

Il Bologna allontana l’Europa con errori incisivi: serve una svolta sul campo e sul mercato per tornare competitivo.

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Bologna Monaco Champions
Bologna-Monaco in Champions (© Damiano Fiorentini)

C’è un’arte, quella di complicarsi la vita, che il Bologna sembra padroneggiare. Le occasioni perse, gli errori decisivi e una buona dose di disattenzioni stanno facendo allontanare sempre di più l’Europa dal club rossoblù. L’obiettivo fissato per questa stagione a Casteldebole, ovvero tornare a competere sul palcoscenico europeo, rischia di diventare irraggiungibile. Se la Champions League era un sogno quasi impossibile fin dall’inizio, anche l’Europa League appare un traguardo arduo. Resta la Conference League, ma persino l’accesso alla terza competizione europea richiede una svolta sia in campo che nelle scelte societarie.

Bologna, gli errori che costano caro

Le difficoltà del Bologna non dipendono solo dalla forza degli avversari, ma anche dagli errori individuali che continuano a pesare. L’episodio di Tommaso Pobega all’Olimpico, ad esempio, è emblematico: un’espulsione evitabile, arrivata da un giocatore normalmente lucido e riflessivo. Non è la prima volta che episodi del genere influiscono sul risultato, come dimostrano gli errori di Nicolò Casale contro il Genoa, costati due punti fondamentali.

Tuttavia, sarebbe ingiusto concentrare le critiche esclusivamente sui singoli. La questione è più profonda: se il Bologna vuole davvero restare in corsa per un posto in Europa, deve smettere di commettere questi passi falsi. Lo ha detto chiaramente anche Vincenzo Italiano: C’è solo un modo per non perdere terreno rispetto a chi vince sempre: vincere anche noi.

La necessità di un cambio di mentalità

La stagione del Bologna è iniziata con troppe incertezze. Gli errori di inizio campionato contro squadre abbordabili come Udinese ed Empoli sono stati forse comprensibili, dato che la squadra stava ancora cercando una propria identità tattica. Ma continuare a perdere punti ora, quando il gruppo ha dimostrato di avere buone potenzialità, è un peccato.

Le squadre che puntano in alto non si limitano a giocare bene: sanno essere costanti, affamate e concentrate. Questo è ciò che manca al Bologna. Non basta avere momenti di brillantezza se poi si regalano gol o si commettono ingenuità che spianano la strada agli avversari.

Bologna e il mercato che deve fare la differenza per l’Europa

Molti si chiedono se gli errori del Bologna siano anche il risultato di scelte sbagliate sul mercato. È ancora presto per emettere giudizi definitivi, ma è innegabile che alcuni nuovi acquisti non abbiano finora offerto il contributo sperato. È evidente che la squadra abbia bisogno di rinforzi, soprattutto in difesa e a centrocampo, dove le prestazioni di alcuni giocatori si limitano al minimo indispensabile.

In questo contesto, è rassicurante sapere che la società è al lavoro. Giovanni Sartori e Marco Di Vaio, con il supporto del presidente Joey Saputo e dell’amministratore delegato Claudio Fenucci, stanno monitorando il mercato sia in Italia che all’estero. L’obiettivo è chiaro: portare qualità e personalità a una squadra che ha bisogno di fare un salto di livello per competere davvero.

Bologna-Europa: una sfida aperta

Il Bologna ha davanti una sfida complessa ma non impossibile. Per tornare in Europa serve una reazione immediata: maggiore attenzione in campo, una mentalità vincente e un mercato in grado di colmare le lacune attuali. Il tempo per recuperare c’è, ma è necessario agire, evitando di regalare ancora punti preziosi. Se il club riuscirà a imparare dai propri errori, il sogno europeo potrebbe tornare a essere una possibilità concreta. Altrimenti, rischia di restare l’ennesima occasione mancata.

Fonte: Claudio Beneforti, Stadio

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