Champions League
Affluenza troppo “normale” per Bologna-Lille, svanita l’euforia?
Per Bologna-Lille, difficilmente si supererà quota 25.000 tifosi presenti al Dall’Ara. Quali sono le cause che hanno portato a tutto questo?
Il cammino in Champions League del Bologna prosegue, domani sera i rossoblù ospiteranno il Lille. L’atmosfera sarà probabilmente un po’ più spenta rispetto alle aspettative. Dopo l’iniziale grande entusiasmo generale dei tifosi, dovuto alla storica conquista del traguardo europeo, adesso sembrano prevalere altri fattori. I dati sulla probabile affluenza “normale” che ci sarà domani sera lo dimostrano. Come siamo arrivati fin qui?
Bologna-Lille vale come un Bologna-Lecce?
Una domanda così può sembrare fuorviante. Eppure, se andiamo ad analizzare proprio il dato sugli spettatori presenti per il match di campionato di qualche settimana fa e quello ipotetico sulla partita di domani, si scopre che questi combaciano. Per la partita del 2 novembre scorso, al Dall’Ara erano presenti 26.767 spettatori complessivi. Una statistica tutto sommato in linea con le medie di una partita di questo tipo.
Per Bologna-Lille, quinta giornata del girone di Champions League, attualmente sono stati venduti circa 24.000 tagliandi. Un numero che comprende sia i biglietti venduti singolarmente che gli abbonamenti. Anche nella migliore delle ipotesi quindi, difficilmente si raggiungeranno i quasi 27.000 presenti in Bologna-Lecce. Anzi, in molti sembrano non averci pensato proprio alla partita di domani, visto che per il match contro il Venezia di biglietti ne sono già stati venduti 26.000.
Quali le possibili cause?
Ci sono delle differenze da sottolineare tra i match di campionato e quelli di Champions League. Un fattore che potrebbe scoraggiare molti è la differenza nei prezzi dei biglietti. Per la partita di domani, i soldi da spendere oscillano tra i 90 e i 150 euro in base al settore che si decide di occupare. Cifre sicuramente fuori scala rispetto a quelle che si spendono per le ordinarie partite di campionato.
Inoltre, un altro fattore potrebbe essere legato alle temperature serali, ormai crollate a picco, unite al fatto di avere uno stadio quasi completamente scoperto. Tutte componenti che evidentemente, per molti, sono state più che sufficienti per raffreddare il clima di euforia generale che si è respirato per mesi proprio grazie alla qualificazione in Champions.
Volendo, ci sarebbe anche da affrontare il tema dei risultati, che in Europa, per il momento, non sono mai arrivati. Qui però è lecito aprire una grossa parentesi, perché era da mettere in conto che sarebbe stato complicato imporsi in una competizione del genere. Soprattutto alla luce dei pesanti addii e dei conseguenti grossi cambiamenti di questa estate.
Ma quindi, è giusto così?
Detto dei prezzi, dei risultati e del freddo, è giusto che per un’occasione così importante come la Champions League ci sia la stessa affluenza di un Bologna-Lecce qualsiasi? Considerando anche che sotto le Due Torri l’Europa non si vedeva da oltre 20 anni? Molto difficile dare una risposta, perché poi ognuno fa i suoi ragionamenti in base alla propria situazione personale.
Sta di fatto che vedere il Bologna confrontarsi contro alcuni colossi europei è un evento che non si ripete così frequentemente. Siamo sicuri che, circa 6 mesi fa, quasi tutti voi avreste fatto carte false per seguire il Bologna in Champions, magari pure facendo qualche trasferta. Ora sembra che la situazione sia drasticamente cambiata.
Riempire lo stadio in un’occasione così importante, sarebbe il giusto segnale per far capire che, a differenza dei tifosi delle grandi squadre, a Bologna la vicinanza è differente. Senza dimenticare che andare a vedere anche solo un Bologna-Lille vorrebbe dire prendere parte ad un pezzo di storia importantissimo della propria squadra.
Uno di quei ricordi da tramandare di generazione in generazione al grido di “io c’ero!”. Perché a Bologna la Champions League, prima ancora che una competizione, è da considerare una festa.
Fonte: Più Stadio
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