Bologna-Lille, Ferguson:”Siamo come una famiglia con i tifosi, e tutti vogliamo la stessa cosa”

Il capitano Lewis Ferguson è tornato dal primo minuto, in un match difficilissimo che potrebbe significare il dentro o fuori da questa competizione. La prima maglia da titolare, nel suo stadio, in una partita di Champions League: quasi un ritorno alla normalità, con tutta la gioia di poter riassaporare il campo dopo quasi nove mesi.

Ma a guastare la nottata europea è il risultato, che vede il Bologna perdente nonostante il primo storico  gol segnato in questa Coppa da Jhon Lucumi. Queste le sue parole:

“Siamo particolarmente frustrati perchè per quasi tutto il primo tempo abbiamo giocato abbastanza bene, difendendo e attaccando, e abbiamo preso due gol che hanno reso questa serata, per me, molto difficile.

Sappiamo che è dura la Champions League: adesso abbiamo ancora delle partite e proviamo a recuperare la classifica, ma rimane questa una partita molto difficile“.

Sicuramente Lewis è giunto a giocare questa Champions League, conquistata la scorsa stagione sul campo, solo alla quinta giornata del girone del Bologna. Con una condizione che non può ancora essere ottimale, anche se lo scozzese ha corso e giocato per tutti i novanta minuti più il recupero, affidandosi molto all’orgoglio e al carattere. Poi un pensiero particolare è andato a tutti i tifosi che anche stasera, con presenze che si attestavano ben oltre le 25mila sugli spalti, sono stati vicini alla squadra, cantando e sostenendo gli undici in campo per tutto il match.

La chiusura di Lewis Ferguson

“Io credo che sia stato difficile anche per la nostra gente che speravano in una nostra vittoria, perchè siamo tutti una famiglia e tutti, squadra e tifosi, vogliamo la stessa cosa. Stasera anche per loro è stata una serata difficile; vogliamo ancora avere un mood positivo per questa Champions, ma adesso parlare per me è molto difficile”.

Sabato sera arriva al Dall’Ara il Venezia; è un’occasione per ritrovare, almeno in campionato, il giro virtuoso.

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