Champions League
L’uomo del mercoledì – Lukasz Skorupski
Lukasz Skorupski è stato decisamente il migliore in campo dei Rossoblù in Bologna-Lille: il suo livello è sempre più alto
Ormai diventa un’abitudine e, come già detto in una delle precedenti puntate dedicate a lui, non sappiamo se sia totalmente positivo. Noi la guardiamo in quest’ottica, però, perché Luksaz Skorupski, in questa prima parte di stagione, ha raggiunto un livello forse mai visto da quando difende i colori Rossoblù, e lo ha dimostrato ancor di più in Bologna-Lille.
Nella serata del Dall’Ara, l’estremo difensore polacco ha sfoderato una prestazione monstre, venendo battuto solo in due occasioni dove, oggettivamente, non è di certo lui a sbagliare, e non può di certo lui elargire miracoli. Non è una certezza: Skorupski è una vera e propria sicurezza.
Bologna-Lille ha le mani di Skorupski
Uscita alta, uscita bassa, uno contro uno, tiri da lontano: Lukasz Skorupski c’è sempre. In Bologna-Lille ne ha fatte di tutte e di più, ancora una volta, per tenere in piedi il suo Bologna. È, per distacco, il migliore in campo dei Rossoblù ieri. E potenzialmente sarebbe stato difficile togliere la palma a un Jhon Lucumì autore del primo gol nella competizione per il Bologna, oltre che di una prestazione ad alti livelli. Ma Lukasz è arrivato oltre: dai primi minuti fino agli ultimi, se il passivo non è stato superiore, è perché lui ci ha messo tutto quello che poteva metterci.
Dalla scorsa stagione, il percorso di Skorupski è sempre più in salita, e non vuole conoscere altra strada. E no, non per la “fatica”: tutto il contrario. È per il suo livello, che aumenta di partita in partita, e fa notare la sua assenza quando non è lui a difendere i pali del Bologna. Non che Federico Ravaglia si sia mal comportato nelle sue uscite, anzi: ma questo Skorupski, è innegabile, fa tutta la differenza del mondo.
È un bene o un male?
E qui torniamo alla domanda iniziale: se per la quinta volta in stagione, siamo qui a parlare di Lukasz Skorupski come migliore in campo, c’è qualcosa che non va? In realtà, non necessariamente. La caratteristica che accomuna le palme di migliore in campo assegnate da noi al portiere polacco è proprio la Champions League. Si, perché Skorupski ha mostrato il meglio di se sul palcoscenico europeo, contro squadre forti e blasonate, permettendo al suo Bologna di giocarsela il più possibile, fino in fondo.
E proprio questo, come per altri, va poi ad aumentare la consapevolezza tra i nostri confini. Già in campionato, soprattutto nelle prime partite, si è visto uno Skorupski in grande spolvero, forte di un miglioramento continuo anche a 33 anni. La testa conta molto in queste situazioni, e da due anni a questa parte Lukasz sembra aver voluto dimostrare di essere come il vino: più invecchia, e più diventa buono.
L’alta attività del portiere durante la partita può essere sintomo di una stabilità difensiva un po’ ballerina. In realtà, il Bologna, ha trovato la quadra (forse non totalmente) da qualche settimana a questa parte, perlomeno in campionato. In Champions, a oggi, è un’altra storia: ma se dietro, a difendere la tua porta, hai questo Lukasz Skorupski, puoi stare un po’ più tranquillo, anche in Europa, al di là del risultato.
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