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Repubblica – C’eravamo tanto amati… – 12 set

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Di segnali, in questi ultimi mesi, ne avevamo percepiti tanti. Alcune voci di corridoio, a volume sempre più alto, ci raccontavano di Joe e Joey come due “separati in casa” fino a ieri quando, come capita spesso in questi tipi di escalation fra soci che non condividono gli obiettivi del loro business, ci è giunta notizia di una causa intentata da Tacopina, nei confronti di Saputo, presso la Corte Suprema di New York. Motivo: il Tycoon canadese non avrebbe rispettato gli accordi e, grazie ad una serie di aumenti di capitali, avrebbe estromesso, di fatto, l’avvocato di New York, annunciandogli che gli avrebbe tolto il titolo di Presidente, a partire dai primi di Settembre, perchè Tacopina non avrebbe più una percentuale di quote sufficiente a “garantirgli” questa carica in seno alla società. Nelle carte pervenute da oltre oceano e ricostruendo la storia si capisce come i ruoli, nel tempo, si siano invertiti: da un 62% di Ottobre 2014, detenuto da Tacopina, si passerebbe ad un attuale 13%, frutto di ripetuti aumenti di capitali (sottoscritti pressochè interamente da Saputo) che erano necessari per la salute finanziaria del Bologna. Gli accordi di ottobre 2014 prevedevano che l’attuale Presidente scendesse al 30% e li vi rimanesse per due anni circa, stipendiato con 800mila euro lordi ( in B lo stipendio era di 350mila euro lordi) ed eventuali bonus. Ma la lettera di qualche giorno fa giunto all’avvocato di New York, inviata da Saputo, fotografa come Tacopina, sceso sotto al 15%, non possa più fare il presidente del Bfc, ribadendo che gli accordi stipulati, alla luce di queste novità, non erano da ritenersi più validi. In mezzo a questa storia ci sono mezze verità raccontate da ambo le parti (un Saputo costretto ad intervenire finanziariamente a fine 2014 perchè “non c’erano più soldi”), schizzi di veleno e stilettate che manifestano come il rapporto non sia mai definitivamente decollato fra i due e, forse, con il finale già scritto. Riteniamo, come avviene in tutte le società del mondo, che il buon senso prevarrà e che il contenzioso si fermerà prima di varcare la soglia del Tribunale (leggasi Saputo liquiderà Tacopina, libero di intraprendere altre avventure imprenditoriali). L’unico vero rammarico e che questa società è il nostro Bfc. Per fortuna che domani è domenica e si torna a parlare di calcio giocato. Dai Bologna, dai.

(foto Orsini)

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