Bologna FC
In Serie A ci vogliono testa e gambe – 10 set
Domenica si giocherà Sampdoria – Bologna, e per l’occasione abbiamo voluto parlare con l’ex terzino Stefano Bettarini, che indossò entrambe le maglie. A Bologna viene ricordato per uno splendido gol che realizzò al Dall’Ara in uno storico 3-0 contro la Fiorentina, durante la stagione 1998/1999.. Ma essendo anche un opinionista esperto leggete i suoi commenti riguardanti i rossoblu di oggi!
Lei ha avuto vissuto stagioni importanti della sua carriera vestendo sia maglia rossoblu, che quella blucerchiata, come giudica questo inizio di campionato di entrambe le squadre?
L’inizio è sempre un po’ traballante per tutti, è ancora presto per dare un giudizio, specialmente perché nelle prime giornate di campionato si vedono sempre risultati molto strani, infatti un esempio eclatante può essere la Juventus.. chi si aspettava che iniziasse con due sconfitte? Ad ogni modo, penso che la Sampdoria sia partita molto bene nonostante le deludenti partite di qualificazione per l’Europa League, aveva il dente avvelenato. Inoltre ho visto cose interessanti in questo nuovo Bologna.
So che è ancora presto per tuffarsi in un pronostico del genere, ma i rossoblu a che posto in classifica possono ambire?
Secondo me, questa formazione può benissimo aspirare alla metà della classifica. Più precisamente, mi azzardo a dire che potrebbe terminare la stagione in un posto tra gli ultimi della colonna sinistra della classifica, o tra i primissimi della parte di destra.
Che ricordi positivi ha dei tempi in cui scendeva in campo indossando la maglia del Bologna?
Quella fu davvero un’annata strepitosa. Mazzone ci tolse molte soddisfazioni, portandoci in Coppa UEFA e facendoci fare un Signor Campionato. Ho solo ricordi positivi quando penso a Bologna. Oltretutto, facemmo retrocedere la Sampdoria durante la stagione 98/99, nonostante il nostro nono posto in classifica fosse già più che consolidato. I blucerchiati vennero al Dall’Ara credendo che fossimo un po’ meno motivati, e invece abbiamo giocato una partita con la concentrazione con cui si gioca una finale di Champions. Insomma.. abbiamo rispettato il campionato, senza risparmiare nessuno come è giusto che sia.
Considerando gli ultimi “Raptus” calcistici passati alla storia, non possiamo dimenticare quelli di Mazzone e quelli di Delio Rossi, entrambi incontrati durante il suo percorso. Che tipo di allenatori sono?
Secondo il mio onestissimo parere, si sta parlando di un allenatore che ha fatto e dimostrato tanto nel campionato di massima categoria e di un allenatore che non ha mai lasciato segni indelebili del suo passaggio. A proposito di Carlo Mazzone posso solo dire che è stato un perfetto preparatore, anzi è stato un padre. Con tutto il rispetto, ma Delio Rossi non mi ha lasciato un buon ricordo. Siceramente non mi piace il suo modo di lavorare, di come gestisce il gruppo e di come si rapporta con i giocatori che ha a disposizione. In Serie A ci vogliono testa e gambe, in serie B ci vogliono gambe e testa. Lui è un allenatore da gambe e testa.
Nel giro di anno scarso, a Bologna è cambiata società, la squadra è completamente nuova, lo stadio è stato rinnovato ed è stato stravolto il modo di fare calciomercato. Cosa ne pensi della nuova aria che si respira? Sono chiaramente fiducioso, ma in fin dei conti è tutta una questione di “portafoglio” per far si che le cose vadano come devono andare. Purtroppo, al giorno d’oggi nel mondo del calcio sono più i soldi in uscita che quelli in entrata, quindi dipende tutto da quanto si vuole investire e quanta passione si ha per questa squadra. Quando ero a Bologna, il presidente era Gazzoni, e penso sia l’emblema dell’amore per il calcio.
Una squadra fresca e giovane, da quanto non si vedeva a Bologna! Forse ci sono troppi pulcini?
Solo durante il campionato scopriremo chi tra questi ragazzi è adatto a stare in massima serie e chi no. Intanto nel calcio contano solo i numeri e i risultati. Corvino è indubbiamente un buon intenditore di calcio, se ha portato questi giovani in una piazza così importante significa che hanno tutte le carte in regola. Staremo a vedere!
Lei ha avuto il piacere di giocare assieme ad un grande giocatore, un guerriero in campo e nella vita; Klas Ingesson. Che ricordo ha di lui come persona e come calciatore?
Che dire.. era una persona speciale, avevo un rapporto di bellssima amicizia con lui. Tra l’altro, fu proprio lui a segnare il gol contro la Sampdoria quando la facemmo retrocedere. Lui era la personificazione della serietà e della professionalità.
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