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STADIO: Rossi, rivoluzione in dieci giorni – 31 ago

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Le rivoluzioni comportano sacrifici dolorosi. Così Furio Zara conclude su “STADIO” in edicola oggi il suo pezzo su quella che si annuncia una rivoluzione tattica per il Bologna di Delio Rossi, che dopo aver lavorato per tutta l’estate sul 4-3-1-2 virerà sul 4-3-3 in virtù delle ultime evoluzioni di mercato. Niente trequartista dunque, e il “doloroso sacrificio” sarà quel Franco Brienza che nelle uscite ufficiali disputate fino ad oggi è stato il migliore dei rossoblù: nei piani della società avrebbe dovuto essere il vice di un trequartista mai arrivato e che mai arriverà, visto che dopo Destro e Donsah nella scorsa settimana Corvino si prepara a completare la rosa entro stasera alle 23 con altri tre rinforzi: Giaccherini, Mounier e Taider. Dunque due esterni e un centrocampista dinamico per un 4-3-3 che avrà le sue certezze sulla difesa, dove il solo dubbio riguarda quello del terzino destro. Mbaye effettivamente non ha mai convinto né Lopez né Rossi, dimostrandosi ingenuo e discontinuo: Ferrari è una discreta alternativa ma deve crescere, il mister attende il giovane svedese Krafth. Nel mezzo tanti cursori ma un solo regista vero, Crisetig, e Zara azzarda che per questo motivo – e nonostante gli annunci estivi – Diawara resterà in prima squadra. E in attacco Destro punta centrale con Mancosu alternativa e ai lati Giaccherini e uno tra Mounier e Falco. Questo sarà il nuovo Bologna, il Bologna del 4-3-3, il Bologna 2015/2016 di Delio Rossi, all’inseguimento – dopo la sosta – dei primi punti in classifica.

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