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IL CALCIOMERCATO DEL BOLOGNA: Bologna attende l’alba del nuovo giorno – 06 ago

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La linea di mercato del Bologna è chiara e decisa: spendere bene, valutando sempre il rapporto qualità/prezzo e le alternative, spendere adesso per spendere poco nei prossimi anni, creando un circolo virtuoso di giovani da valorizzare per creare cassa, tenendo nel frattempo i migliori con la consapevolezza che anni di meccanismi rodati – sul modello di grandi squadre come Barcelona e Ajax – finiranno per esaltare anche le qualità dei singoli. Dunque niente grandi nomi, ma giovani di sostanza, futuribili, nessun costoso campione ma diversi “progetti di campione”, a cui far fare l’ultimo step per poi trovarsi in mano tanti tesoretti. Un progetto, dunque, parola di cui spesso in Italia si abusa ma che raramente trova poi riscontro in fatti reali e in decise prese di posizione. Over-30? Si, ma solo a certe condizioni: Brighi e Brienza sono ottime riserve, costano poco, resteranno una stagione o forse due. Andreolli? Bravo, ma costoso d’ingaggio e non così superiore a Oikonomou, Rossettini, Gastaldello e Maietta. Diamanti? Difficile, molto difficile: 32 anni, ingaggio importante, senz’altro in fase discendente almeno secondo quanto visto negli ultimi sei mesi a Firenze. Meglio Pulgar, meglio un Rizzo che ieri in amichevole ha fatto vedere grandi cose, meglio un El Kaddouri magari, a cui manca solo la squadra giusta e la giusta fiducia. In mezzo a tutto questo Mattia Destro, 24 anni, un passato già importante alle spalle ma un futuro ancora tutto da scrivere. Un bomber vero, uno che se trova la giusta fiducia può segnare caterve di gol ma che va servito adeguatamente. E allora? Allora sotto con Destro e poi, a cascata, avanti con tutti gli altri. L’atmosfera a Bologna è elettrica, mancano così pochi giorni all’inizio dei giochi che si farà sul serio, ogni ora conterà. Ma ai tifosi è chiesto uno sforzo di pazienza e un bonus di fiducia: Roma non fu costruita in un giorno, al Bologna non basterà un’estate per rifondare sulle macerie lasciate da anni di cattiva gestione. I giovani hanno bisogno di entusiasmo, del pubblico dalla loro parte, e devono poter sbagliare, soltanto così potranno crescere, soltanto così il progetto finalmente potrà vedere la luce. Comprensibilmente, adesso, il tifoso rossoblù può essere preoccupato: ma se guarda oltre la linea dell’orizzonte non può che vedere un domani luminoso. Mica poco per chi un anno e mezzo fa si baloccava con Ibson e Friberg.

(foto: www.cittametropolitana.bo.it – by Daniele Magagni) 

DIFESA

Marco Andreolli non arriverà a Bologna: la trattativa è sfumata ieri, quando il giocatore si è impuntato su un trasferimento in rossoblù che sembrava ormai cosa fatta. Preferisce giocarsi le sue carte all’Inter, anche se questo significa farlo da esubero, e intanto l’operazione di Vidic (che starà fuori 4-5 mesi) gli ha fatto scalare un posto nelle gerarchie. Alex Ferrari convince sempre di più Delio Rossi e probabilmente rimarrà almeno fino a gennaio come jolly difensivo, mentre Oikonomou dovrebbe restare rossoblù dato che il Napoli ha giudicato eccessivi i 10 milioni chiesti da Corvino. A destra si cerca sempre un giocatore, e mentre si aspetta Torosidis della Roma (che però dovrebbe abbassarsi lo stipendio) e si valuta Krafth dell’Helsingborg spunta a sorpresa Schelotto, in uscita dall’Inter e che è più un’ala che un terzino ma dalle notevoli qualità fisiche e tecniche. Si può fare, anche se non è certo una trattativa scontata visto appunto l’equivoco tattico legato alle sue caratteristiche. In mattinata si era sparsa una voce relativa a Gabriel Paletta del Milan in arrivo, ma sembra si tratti di fantacalcio.

CENTROCAMPO

I contatti con la Roma sono frequenti e non si limitano al solo Destro, ma riguardano anche numerosi altri giocatori: detto di Torosidis per la difesa, il Bologna guarda ai giallo-rossi anche per il centrocampo, con Salih Ucan in lizza come interno di centrocampo e Leandro Paredes che rimane più di un’opzione per il ruolo di trequartista. Non solo, pare che la Roma abbia messo le mani anche sul talentuoso Gerson della Fluminense, nuovo crack del calcio brasiliano pagato la bellezza di 17 milioni: non potendolo tesserare per i limiti legati agli extracomunitari, ecco che potrebbe “parcheggiarlo” proprio a Bologna. Sfuma invece Coman, che verrebbe eventualmente dalla Juventus solo in prestito secco e solo con la garanzia di un posto da titolare fisso che Rossi non intende garantire a nessuno. Le pause di Crisetig viste anche nell’amichevole di ieri inducono la società a pensare ad un’alternativa in regia, alternativa che non dovrà essere né costosa né ingombrante e che per ora va ancora individuata, mentre dopo l’arrivo di Pulgar vengono sempre tenuti d’occhio sia l’ex Taider che Donsah del Cagliari, con i sardi che però preferirebbero cederlo all’estero. Come trequartista è sempre valido il nome di El Kaddouri per molti la prima scelta di Corvino: il Napoli lo valuta 5 milioni, ci sarebbe da vedere quanto sono trattabili le modalità di pagamento. L’alternativa? Sarebbe sempre Alessandro Diamanti, che costa tanto d’ingaggio e che non ha l’ambiente dalla sua dopo la controversa cessione di gennaio 2014, ma che per qualità tecniche e tattiche sarebbe senz’altro un innesto importante. L’alto stipendio e le offerte che arrivano per lui dall’Inghilterra rendono però l’operazione difficile al di là degli umori della tifoseria. Intanto l’ex Bessa cerca la consacrazione in prestito al Como neo-promosso in B, mentre Casarini sarebbe vicino alla Ternana.

ATTACCO

Prima di tutto la situazione di chi c’è: Acquafresca è in palla, ha segnato molto e si è mosso bene in questo mese di ritiro, potrebbe alla fine rimanere. Rolando Bianchi è sempre più vicino al Bari, dove è già arrivato l’ex Sansone, mentre Mancosu ieri non ha giocato ufficialmente per una tonsillite ma ufficiosamente perché vicino al Brescia, ripescato in B e deciso a ripartire dal bomber sardo. Restano Cacia e Paponi, mentre si muove qualcosa anche in entrata. Tutto il mondo calcistico infatti parla di un Mattia Destro ormai del Bologna: non è proprio così, con la Roma si discute la formula del pagamento (prestito con obbligo di riscatto) ma è soprattutto con il giocatore che va trovato l’accordo. Destro gradisce Bologna, ma deve abbassare di un bel po’ il suo ingaggio e si teme l’inserimento di altre società all’ultimo come già accaduto ad esempio con Defrel e Quintero. Su Hernandez il Torino sembra aver mollato un po’ la presa, mentre anche Ramirez rimane nel mirino visto che al Southampton è di fatto fuori rosa. Sempre vicino Villalba, ma il San Lorenzo vuole i 4,5 milioni richiesti tutti sull’unghia, con Corvino che ovviamente tergiversa. Borriello punta di scorta a Bologna o titolare a Carpi? È il dilemma dell’ex-Roma, svincolato, dilemma che verrà sciolto negli ultimi giorni di mercato probabilmente. 

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