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Corvino fa il punto sul mercato – 31 lug

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Dopo la chiusura del mercato di Gennaio, Pantaleo Corvino, presentandosi nella sala stampa del Dall’Ara aveva detto che avrebbe fatto delle conferenze per fare il punto sul mercato con la stampa. Così è stato anche oggi alle 12 a Casteldebole, quando il direttore dell’area tecnica ha parlato di Defrel e Matri non senza fare qualche accenno anche a Balotelli e Quintero. Dopo una valutazione sull’operato del mercato fin qui, Corvino ha iniziato a parlare degli obiettivi. Queste le considerazioni del direttore dell’area tecnica: “Siamo in ritardo questo è vero, ma possiamo vedere il bicchiere mezzo pieno o  mezzo vuoto a seconda di come viene giudicato. È mezzo vuoto se guardiamo a quanto dobbiamo ancora lavorare e alle esigenze tecniche. Questo ritardo può essere anche per mia negligenza, ma dall’altra lo si può vedere anche mezzo pieno perché abbiamo preso tanti giocatori e in una struttura già collaudata poteva bastare per raggiungere l’obiettivo. La mia esperienza nel calciomercato mi insegna che a volte si fa tutto nel finale. Questa cosa può avvantaggiare le società che hanno già una struttura, ma può anche essere uno svantaggio per alcune società che non la hanno. per queste arrivare all’ultimo vuol dire arrivare male. Noi siamo arrivati per ultimi in A e il fatto che il campionato inizi prima non ci agevola per le operazioni che si possono fare negli ultimi giorni dopo aver raggiunto gli obiettivi primari. Il calciomercato ha delle fasi: la prima è quella di arrivare agli obiettivi primari, ma non tutti vengono raggiunti e per questo c’è la seconda fase in cui miri ad obiettivi secondari. Poi c’è anche la terza e ultima fase quella in cui si può tornare sugli obiettivi primari se sono ancora sul mercato. Sono l’uomo mercato, ma mi sento anche tifoso del Bologna e la domenica cosi come i tifosi voglio vincere. Voglio che arrivino gli obiettivi che ci siamo prefissati, ma voglio anche che la gente sappia che abbiamo lavorato tanto per fare, a modo nostro, l’interesse del Bologna. Vogliamo gettare le basi, ma non va dimenticato che partiamo quasi da zero e quando c’è da costruire senza le fondamenta c’è il rischio che crolli tutto prima o poi. Ciò che faremo questa estate porterà benefici anche per i prossimi anni”.

Su Balotelli: “Credo che certi calciatori, dalle grandi qualità come le sue, dopo certi errori si trovino appesi ad un filo e il nostro calcio deve far sì che questo filo diventi una corda per salvarlo. Faccio l’esempio di Lucarelli: dopo Valencia tornò a Lecce dove c’ero io, fece 31 goal in due anni e mi permise anche do fare una importante plusvalenza Balotelli potrebbe fare lo stesso, ma in un club che se lo può permettere. Ha un ingaggio elevato, di 5-6 milioni di euro netti, un parametro ben lontano dalle possibilità del Bologna attuale”.  

Su Defrel, Quintero e Matri: “Per quanto riguarda il primo, siamo fuori dalla corsa al giocatore per alcune considerazioni che abbiamo fatto e lo abbiamo già detto nei giorni scorsi. Siamo il Bologna e chi vuole venire qui deve essere motivato. Il Bologna è una società che deve essere rispettata visto che rispetta a sua volta gli altri club. Quando una società cambia le carte in tavola allora non ci sto più. La situazione di Quintero è diversa da quella di Defrel: nel caso del colombiano c’era la volontà del calciatore ma non quella del club, mentre Defrel non era convinto di venire qui. Matri? Anche lui, come Balotelli ha parametri economici fuori dai nostri budget”.

Su Oikonomou e Matuzalem: “Il Napoli non ha mai chiesto Marios. Ci sono stati solo contatti informali, ma non c’è mai stata nessuna richiesta ufficiale. Puntiamo molto su di lui e spero ricambi la nostra fiducia. Per quanto riguarda Matuzalem: l’offerta fattagli era in linea con quella della scorsa stagione e significa che lo volevamo tenere. Quando si formula un offerta ad un  giocatore significa che lo si vuole tenere, altrimenti gli avrei detto che non lo volevamo o gli avrei offerto di meno. Il Bologna gli ha dimostrato rispetto e voglia di averlo di nuovo tra le sue fila”.

Sul mercato in uscita: “Sto lavorando duramente per sfoltire la rosa e a volte questo lavoro passa inosservato. Siamo a fine luglio e sono andati via in 10 e tra questi ci sono 4 risoluzioni pilotate per facilitare il collocamento dei giocatori: per me questa è un’impresa. Per Radakovic  siamo ai dettagli e oggi dovremmo formalizzare il tutto, mentre per Abero c’è qualche problemino da superare come sempre quando si tratta con i club d’oltreoceano”.

Sugli altri obiettivi primari e secondari: “Privilegio il mercato italiano e chi si ricorda quando ero a Firenze lo sa, c’erano 8 titolari italiani e 3 stranieri. Questo Bologna sta partendo da queste considerazioni, poi è logico che se quello che cerchi non è dietro l’angolo, bisogna guardare lontano. Sto cercando di fare tutto il possibile secondo i nostri mezzi e le nostre possibilità. Abbiamo cercato di raggiungere i nostri obiettivi primari e alcuni sono arrivati, adesso inseguiremo quelli secondari, che sono comunque importanti. Torneremo su quelli primari e ne abbiamo in mente 5. Per quanto riguarda il modulo, l’intenzione è quella di proseguire con il 4-3-1-2, di comune accordo con il mister”.

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