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IL CALCIOMERCATO DEL BOLOGNA: The American Dream – 29 lug

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Pantaleo Corvino è un professionista serio ed esperto: da uomo del sud ama parlare della materia che lo appassiona, il calcio, e lo fa volentieri e a lungo quando ne ha la possibilità. Allo stesso tempo però, da uomo di mondo, sa quando è il momento di tacere e di lavorare sugli obbiettivi e quando invece è il caso di parlare apertamente di certi nomi soltanto per sondarne la disponibilità e distrarre l’attenzione. Il nome di Mario Balotelli, come quello di Antonio Cassano del resto, fatti così apertamente come letto sui giornali significano che probabilmente, a meno che davvero non si presenteranno occasioni ghiottissime, il Bologna punterà su altri giocatori, magari meno conosciuti e quindi meno capaci di infiammare la piazza ma futuribili e con costi di gestione ragionevoli. Bisogna infatti farsene una ragione: Saputo non è uno sceicco che intende buttare pacchi di milioni per vincere qualcosa, ma intende portare in Italia, attraverso il Bologna, il modo di fare sport che è tipico dei nord americani, che sono consapevoli che mentre i risultati sono sempre legati anche ad un filo di casualità i conti no, quelli sono precisi e non ammettono errori. E certo è valida la considerazione che però, nel sistema sportivo americano, non esistono retrocessioni, ma è vero anche che in tutta la società c’è la ferma convinzione che una squadra sarà allestita, e sarà competitiva abbastanza da salvarsi mantenendo i conti in regola e continuando una crescita graduale che porterà, nelle prossime stagioni, ad avere un nucleo di giocatori affiatati, affamati, cresciuti con il rossoblù addosso. Ci si lamenta spesso di come nel calcio di oggi manchino le bandiere e ci sia poco spazio per i giovani: ebbene il Bologna può vantare Crisetig e Rizzo, due giovani promettenti e italiani, discreti già allo stato attuale delle cose ma con grandi margini di miglioramento. E poi? E poi gli obbiettivi sono Defrel, Villalba, Cervi, Belotti, mentre in squadra già ci sono Oikonomou, Masina, Mbaye. Certo serve anche l’esperienza, e infatti chi critica gli arrivi di Brighi e Brienza dovrebbe considerare che sono arrivati a costo zero, con ingaggi bassi, reduci da campionati positivi. E in porta è arrivato Mirante, uno dei migliori in Italia, a zero. E Rossettini? Giocando nel Cagliari aveva sfiorato la Nazionale. È chiaro che il lavoro da fare è ancora molto, ma la sensazione è che questa dirigenza meriti rispetto e quindi fiducia: i conti sul mercato si faranno a settembre, quelli sulla squadra il prossimo maggio. Fino ad allora bisogna credere in questo nuovo modo di fare calcio, mettere da parte gli isterismi da “tutto e subito” e pensare che mai come negli ultimi cinquant’anni il Bologna è stato solido e credibile: l’era di Saputo comincia, in fin dei conti, soltanto adesso.

DIFESA

Tutto tace per quel che riguarda la difesa, con gli sforzi della società che sono orientati ovviamente sugli altri reparti, ben più incompleti: dietro serve ancora un esterno destro, e scartati Mesto e Morganella rimane Torosidis l’obbiettivo numero uno di Corvino, che ha intensificato i contatti con il greco e spera di chiudere a breve. Si cerca ancora di sistemare i vari Garics, Ceccarelli e Morleo, e solo la cessione di quest’ultimo riaprirebbe eventualmente l’arrivo di un esterno sinistro. A parole Corvino blinda Oikonomou, bisogna vedere se il Napoli recepirà il messaggio.

CENTROCAMPO

Il nome di El Kaddouri sempre al centro del mercato rossoblù: sembrava vicino al Sassuolo in un’operazione che avrebbe portato Vrsaljko in azzurro, ma ecco che Giuntoli ha puntato – su indicazione di Sarri che lo ha avuto a Empoli – l’albanese Hysaj come terzino destro. Quindi? Quindi El Kaddouri torna in ballo, con il Napoli che potrebbe darlo anche al Bologna in cambio di Oikonomou, che ora però interessa meno visto che i partenopei stanno per chiudere anche per Chiriches. Le alternative a El Kaddouri per il Bologna al momento o non ci sono o sono “top secret” (anche se è spuntato fuori il nome dell’ex-Catania Pablo Barrientos) mentre nel mezzo è noto come interessi sempre Donsah del Cagliari e l’ex-Taider, ritornato all’Inter dove però non avrebbe spazio. Brezovec si allontana, sfumato l’interesse dello Spezia per Mancosu.

ATTACCO

Defrel, Defrel, Defrel: da gennaio in città non si parla che dell’attaccante francese che il Cesena intende vendere. Le offerte ai romagnoli non sono mancate, ma nessuna ha soddisfatto il DS Foschi se non quella del Palermo, che però ha trovato diversi contrasti con il giocatore. Il Bologna sta alla finestra, non vuole cedere alle richieste del Cesena (7 milioni di cui 3 subito) ma alla fine potrebbe perlomeno venirci incontro una volta verificata la disponibilità del giocatore, che però non ha preferenze al momento. In uscita sfumato Cacia al Videoton in Ungheria, Bianchi aspetta la Sampdoria che però prende tempo, il tempo che il Bari – che vuole il giocatore e che ha già preso Sansone – concederà fino a un certo punto per poi guardare altrove. Lo Spezia, che sembrava interessato a Mancosu, punta forte su Calaiò, quindi la trattativa per il sardo dovrebbe essere già sfumata. Tornando agli obbiettivi in entrata piace sempre molto (ed è vicino) Hector Villalba del San Lorenzo, mentre i nomi di Balotelli e Cassano sembrano semplici boutade estive: Super Mario poi costerebbe circa 10 milioni, cifra che i rossoblù non intendo spendere per un solo giocatore, che sia per lui, Belotti del Palermo o Hernandez dell’Hull City. Chi arriverà come prima punta, dunque, rimane un mistero.

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