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IL CALCIOMERCATO DEL BOLOGNA: A volte ritornano – 21 lug

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Prosegue il calciomercato del Bologna: dopo Crisetig ecco Duncan, che arriverà a breve – Rossi spera di poterlo utilizzare già domani contro lo Spezia in amichevole – a rinforzare la colonia degli ex-Primavera dell’Inter che potrebbe poi arricchirsi anche di Samuele Longo e Marko Livaja, che sono sempre tra i nomi papabili come attaccanti di scorta. Prima però c’è da smaltire, operazione non facile: Bianchi, Acquafresca, Cacia e Mancosu non hanno mercato, sono reduci da mesi (se non stagioni) certo non esaltanti, non sarà per niente facile piazzarli per liberare spazio ad altri attaccanti “di scorta”. Quindi dopo aver puntellato la squadra (Rizzo, Crisetig, Duncan, tutti giocatori buoni e giovani) Corvino punta adesso ad aumentarne la qualità. Serve un trequartista, Quintero non sarà aspettato in eterno. Serve una punta, una che faccia gol. E intanto, in difesa, spunta fuori un’operazione che può essere considerata anche nostalgica ma che in realtà avrebbe tutti gli ingredienti per essere un colpo di mercato che soddisfi tutte le parti in causa.

DIFESA

Tonći Kukoč arriverà? Chi lo sa. Il ragazzo non dispiace, è reduce da una stagione problematica al CSKA Sofia (lo storico club bulgaro è fallito e ripartirà dai dilettanti) ma ha fatto vedere qualche bello spunto due anni fa a Brescia nonostante una girandola di allenatori che avrebbe confuso chiunque. Il punto è che a sinistra c’è già Masina che è giovane e in crescita, e ha poco senso metterlo in competizione con un giocatore dalle stesse caratteristiche. Avanti dunque con Morleo? Difficile a dirsi (pur se non impossibile) piuttosto prende forma un ritorno interessante: si tratta di Michelangelo Albertazzi, che sul suo profilo Facebook ha postato una foto che lo ritrae ai tempi del Boogna, squadra dov’è cresciuto. 24 anni, ancora in cerca dell’esplosione dopo due stagioni in chiaroscuro prima al Verona e poi al Milan – che lo ha preso giovanissimo ma non ci ha mai creduto – Albertazzi nasce terzino sinistro ma può operare anche come centrale di difesa. Il suo arrivo potrebbe significare che non arriverà Kukoč, ma anche che partirà Marios Oikonomou, a cui il Napoli non smette di pensare. Restasse il greco ecco che si aprirebbe uno spiraglio per la cessione di Maietta. Da notare come Albertazzi avrebbe le caratteristiche perfette (è cresciuto nel vivaio rossoblù) per essere inserito nella lista dei 25 da consegnare alla FIGC a mercato chiuso.

CENTROCAMPO

Non solo Kukoč, il Bologna starebbe valutando anche un altro giocatore nel mercato est-europeo: si tratta di Tino-Sven Sušić, centrocampista dell’Hajduk Spalato classe ’92, cresciuto in Belgio e dotato di buon fisico. Corvino lo conosce bene, potrebbe anche decidere di prenderlo se le richieste del club croato non saranno esose. Chiuso anche Duncan, il centrocampo prende forma anche grazie all’arrivo di Brighi, ma le trattative ovviamente non si fermano qui: si cerca un altro interno (e a quel punto Zuculini, quando tornerà dall’infortunio, potrebbe trovarsi fuori dai giochi) e soprattutto si cerca un trequartista dopo che la trattativa relativa a Quintero va avanti tra alti e bassi. Il Porto ha alzato le pretese sia sul prezzo del riscatto che su eventuali bonus relativi ad una nuova cessione, memori di quanto accaduto con Iturbe: il Verona acquistò l’argentino con la stessa formula, lo riscattò a 15 e lo rivendette alla Roma immediatamente dopo a 30. Naturalmente Corvino non ci sta, anche perché il ragazzo non si sa quanto sia convinto e perché insomma alla fine non si parla di un campione già affermato per cui certe storie possono valere la pena: prossimamente il DS rossoblù, a cui Quintero comunque piace, darà ai portoghesi un ultimatum da “prendere o lasciare”, e in caso di risposta negativa stringerà per El Kaddouri, che piace e che a Napoli non ha spazio. Ilicic è sempre più lontano ma non ancora sfumato, il nome nuovo per il ruolo è Franco Brienza, che a dispetto delle 36 primavere è reduce da una stagione positiva al Cesena ed è svincolato. In uscita Djokovic non andrà al Modena come si pensava ma alla seconda squadra di Ajaccio, il Gazèlec, inaspettatamente promosso in Ligue 1 e in cerca di rinforzi. AI saluti anche Riverola, che si è svincolato e andrà al Foggia. E Matuzalèm? Tutto tace, con il brasiliano che sembra sempre più lontano dal Bologna nonostante le promesse post-promozione.

ATTACCO

Parole al veleno di Gianluca Sansone, l’eroe della promozione non riscattato dalla società nonostante certe promesse, a sentir lui. Il punto è che prima Corvino vorrebbe vendere e non è facile: Bianchi potrebbe interessare al Bari (che ha preso Sansone) che punta anche Cacia, Mancosu e Acquafresca anche per via di ingaggi importanti hanno un mercato limitato. Si aspetta comunque la loro cessione prima di prendere attaccanti di contorno (siano essi giovani come Livaja, Longo, Puscas o esperti come Borriello) ma non si esclude niente in entrata se si parla di grandi nomi: piace sempre Sau, la nuova sensazione è Hectòr Villalba, seconda punta o trequartista del San Lorenzo definito in patria “il nuovo Lavezzi”. Brevilineo, rapido, devastante negli spazi stretti, l’argentino piace ma non costa poco e rimane in stand-by. Perché? Perché il Bologna attende l’evoluzione dell’affaire Defrel: il francese dovrebbe firmare oggi per il Palermo, ma in tanti sostengono che l’affare non si farà sia per questioni economiche (i rosanero offrono al massimo 800.000 € annui) sia perché si dice che il francese abbia paura di volare. E in Sicilia le 19 trasferte significherebbero 19 voli…

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