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Bologna-Milan: dopo quattro mesi si gioca la “partita delle polemiche”

Giovedì si terrà Bologna-Milan, partita rinviata ad ottobre a causa dell’alluvione che ha travolto Bologna e che ha fatto discutere a lungo.

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Ndoye in Bologna-Milan stagione 2023/24 (©AC Milan)
Ndoye in Bologna-Milan stagione 2023/24 (©AC Milan)

Giovedì al Dall’Ara, il Bologna affronterà il Milan per recuperare il match rinviato ad ottobre a causa dell’alluvione. Il 26 ottobre infatti, Bologna è stata colpita da una violenta pioggia che ha trasformato le strade, via Andrea Costa per prima, in torrenti. Nei giorni successivi, mentre i bolognesi erano impegnati a spazzare via il fango dalle proprie abitazioni e a cercare di salvare il salvabile, c’è stato qualcuno che ha trovato ugualmente il modo di fare polemica.

Scaroni e il rinvio di Bologna-Milan: “decisione incoerente e priva delle fondamentali giustificazioni”

Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, si è definito furioso dopo la decisione di rinviare la partita in seguito all’ordinanza del sindaco Matteo Lepore e pretendeva di giocare il match a porte chiuse o in un’altra sede. Perché insistere così tanto? Il motivo è semplice: per quella gara Rejinders e Theo Hernandez erano squalificati e non volevano scontare lo stop nello scontro con il Napoli. A dicembre, il Milan ha fatto ricorso al Tar dell’Emilia Romagna, giudicando la decisione “iniqua, incoerente e priva delle fondamentali giustificazioni”, sostenendo inoltre di aver subito danni materiali e sportivi. Sicuramente, giocare a porte chiuse non sarebbe stato facile considerando che la maggior parte del manto erboso è stato da rizollare e ancora oggi, dopo 4 mesi, i segni sono ben visibili.

Il Milan di Conceiçao ha completamente rivoluzionato la rosa

Domani però, non si giocherà solo la “partita delle polemiche”, ma anche la partita per la corsa all’Europa. Da quel 26 ottobre infatti, sia Milan che Bologna sono profondamente cambiati. Prima del rinvio, il Milan era quarto a -3 dall’Inter e guidato da Paulo Fonseca. Poi, in un baleno, arriva la notizia dell’esonero dell’allenatore che viene sostituito da Sergio Conceiçao. Il tecnico portoghese, con i suoi modi un po’ rudi, non va a genio a molti rossoneri, ma riesce ugualmente a vincere la Supercoppa italiana in Arabia. Durante la sessione di calciomercato invernale, il Milan rivoluziona completamente la rosa. Fuori Morata, Bennacer, Okafor e Calabria (che arriva sotto le Due Torri) e dentro Joao Felix, Gimenez, Walker, Sottil e Bondo. La nuova formazione però, sembra non trovar l’equilibrio giusto ed ecco che arriva l’eliminazione in Champions League contro il Feyenoord.

Dopo il 26 ottobre il Bologna ha trovato la quadra giusta

Anche il Bologna, per fortuna, non è lo stesso di inizio campionato. Prima del 26 ottobre infatti, i rossoblù avevano vinto una sola partita, a Monza, su dieci gare ufficiali tra campionato e Champions League. I felsinei non avevano un’identità ben precisa e Italiano faticava a imporre le proprie idee ai ragazzi, ancora fedeli a quelle di Motta che li aveva fatti approdare in Champions League. Ma alla fine, i rossoblù si sono fidati del nuovo allenatore e la squadra è decollata. Il 29 ottobre, giorno della trasferta a Cagliari, il Bologna ha finalmente trovato la giusta combinazione e Vincenzo Italiano ha avuto l’intuizione vincente: Odgaard trequartista.

Jens Odgaard esulta per il raddoppio del suo Bologna contro il Cagliari (©Bologna Fc 1909)

Jens Odgaard esulta per il raddoppio del suo Bologna contro il Cagliari (©Bologna Fc 1909)

Bologna-Milan: una vittoria per Bologna e i tifosi rossoblù

Al momento, sia rossoblù che rossoneri sono settimi in classifica con 41 punti e con accanto un asterisco, simbolo che, dopo giovedì, non accompagnerà più il punteggio. Il Bologna gioca in casa, al Dall’Ara, e vincere il match sarebbe un bellissimo regalo, sia per la popolazione bolognese, che oltre ad essere stata travolta dall’acqua è stata travolta da inutili ed irrispettose polemiche, sia per i rossoblù ed i propri tifosi dopo gli ultimi torti arbitrali subiti a Parma.

Fonte: Alessandro Mossini – Corriere di Bologna

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