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IL CALCIOMERCATO DEL BOLOGNA: Preso il portiere, ora tocca alle punte – 01 lug

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Comincia oggi il nostro appuntamento quotidiano dal lunedì al venerdì con il punto sul calciomercato del Bologna: in questo articolo riuniremo le voci, i “si dice”, le trattative e i trasferimenti ufficiali tentando di disegnare insieme il Bologna che verrà.

Preso il portiere (Mirante, arrivato ieri svincolato dal Parma) adesso Corvino e gli uomini-mercato del Bologna tentano di disegnare il resto di una squadra chiaramente da rifondare dopo la promozione in Serie A e che può disporre di un budget importante ma non infinito. Prioritario sarà anche nei prossimi giorni tentare di sfoltire la rosa, “ripulendola” da quegli esuberi su cui ormai il club non conta più e spedendo in prestito quei giovani che in massima serie farebbero fatica ad ottenere uno spazio necessario per crescere. 

DIFESA 

Deciso ieri il duo di portieri per la prossima stagione: Antonio Mirante (Parma) sarà il titolare, arriva da svincolato e ha firmato ieri un triennale. Riserva sarà Angelo da Costa, brasiliano che è piaciuto a tutti in società sia per le doti tecniche mostrate da gennaio a giugno che per un carattere tranquillo che lo porta ad essere una riserva ideale e di spessore. Il resto del reparto vive di certezze e qualche suggestione: le prime sono i centrali titolari, che saranno Rossettini e Gastaldello, le seconde riguardano il futuro di Maietta e Oikonomou, con l’ex-Verona che al momento sarebbe una riserva e il giovane greco che oltre a non avere grandi spazi davanti avrebbe suscitato anche l’interesse del Napoli, pronto ad offrire 3 milioni di euro. Si tratterebbe di una plusvalenza importante per il Bologna, che poi potrebbe investire parte del ricavato in Filip Helander del Malmö (nella foto), laureatosi ieri campione d’Europa Under-21 con la Svezia, mentre sembra essere tramontato – se mai c’è stato – l’interesse per Velasquez dell’Atletico Madrid. Più che al reparto centrale (che vedrà anche la partenza di Alex Ferrari in prestito) l’attenzione di Corvino è rivolta alle fasce: va bene che ci sono Mbaye e Masina, ma servono alternative sicure, esperte e possibilmente a basso costo. Ecco che a destra spunta un mix di nomi: si va dal giovane e affamato Piccini (Fiorentina, ultima stagione nella seconda serie spagnola con il Betis) all’esperto Mesto (svincolato dal Napoli) senza dimenticare Alex Silva, 22 anni, del Montevideo Wanderers. A sinistra il nome nuovo è quello di Juan Manuel Vargas, svincolatosi ieri dalla Fiorentina e pupillo di Corvino che lo portò in viola dal Catania: l’ingaggio è di quelli importanti, ma se motivato il peruviano è giocatore davvero di spessore, capace oltretutto di giostrare anche come interno di centrocampo. Sempre più sul piede di partenza Ceccarelli e Morleo, che del resto non hanno mai goduto di tanta fiducia da parte di Delio Rossi.

CENTROCAMPO

L’arrivo di Rizzo e il rinnovo di Matuzalèm, a fronte delle partenze per fine prestito di tanti protagonisti del centrocampo della scorsa stagione significano che qualcosa è stato fatto ma che quello mediano è un reparto ancora da rifondare. Corvino lo sa e lavora su tanti obbiettivi, cercando di unire qualità e spesa, anche se l’impressione è che si lavorerà sul centrocampo soltanto quando sarà stato definito un colpo in attacco, il reparto che ha più necessità di un restyling e al quale è destinato il grosso del budget. Rizzo comunque piace e non viene sotto le Due Torri per partire da riserva, e poi va considerato del gruppo anche Zuculini, ancora fermo per infortunio. Ieri hanno salutato gli svincolati Perez, Pazienza e Casarini, con quest’ultimo che più che al Carpi potrebbe finire al Bari. Sfumato Viviani (vicino al Verona) si continua a pensare a Marrone (Juventus) e Cigarini (Atalanta) ma ovviamente nessuna pista è al momento da escludere. Sulla trequarti non sarà riconfermato Laribi (che sarebbe vicino al Cagliari) perché Corvino è convinto di poter prendere di meglio: definito l’accordo con la FIorentina per Ilicic (foto) con un prestito oneroso con riscatto obbligato per una cifra totale di 6,5 milioni, resta da trovare l’accordo con il talento sloveno, che vorrebbe un quadriennale da un milione di euro l’anno chiaramente fuori budget. Il discorso relativo all’ingaggio bloccherebbe anche la trattativa relativa al ritorno di Gastòn Ramirez, che il Southampton non vuole tenere ma che a Bologna difficilmente tornerà. Si continua a trattare Coman con la Juventus, ma il problema rimane sempre la possibilità o meno di trattenere il francese sotto le Due Torri in caso di annata soddisfacente. Andrà trovata infine una sistemazione per i vari Djokovic e Riverola, esuberi veri e propri.

ATTACCO

Tramontati da tempo Destro (troppo costoso) e Pazzini (Rossi non ci stravede) sembra che a Bologna parlino al passato anche di Stefano Okaka della Sampdoria, che avrebbe sparato davvero troppo alto con la richiesta d’ingaggio: a quelle cifre meglio parlare di altri giocatori, più affidabili e con un appeal maggiore sulla tifoseria. Il sogno sarebbe Pablo Osvaldo (nella foto) ma l’ingaggio che percepisce al Southampton è davvero importante ed è tutto da vedere se l’italo-argentino sarebbe disposto a ridurselo. Costa meno l’ex-Palermo Abel Hernandez, di proprietà dell’Hull appena retrocesso nella seconda divisione inglese: peccato però che dia anche minori garanzie, con l’ultimo torneo chiuso con 4 reti in 25 gare. Il talento però c’è, Corvino sta facendo le sue valutazioni ed ecco che il rapido e tecnico “colored” uruguaiano potrebbe davvero arrivare. Rimane a metà Defrel, per il quale il Cesena ha sparato altissimo: 10 milioni la richiesta per il talento francese, tanti, troppi soldi a fronte anche di un budget di 20. Si continua a trattare per il giovane talento rumeno dell’Inter George Puscas, che potrebbe arrivare in prestito: il Bologna vorrebbe però un’opzione per l’acquisto, l’Inter la concederà solo a patto di un opzione di “recompra”. Si tratta. Al momento nell’organico attuale figurano Acquafresca, Cacia e Bianchi tornato dal prestito all’Atalanta: potrebbero partire tutti per il ritiro di Castelrotto, ma nessuno di questi resterà rossoblù. Diverso il discorso di Mancosu, che ha un ingaggio importante che frena la categoria dove ha mercato, quella B dove è stato capocannoniere: a Bologna potrebbe restare come riserva in attesa di ritrovare se stesso e la via perduta per il gol. 

OGGI GIOCHEREBBE COSI’


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