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RS-STADIO: La parola d’ordine per Delio: non ripetere il passato – 07 mag

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Cinque subentri in carriera, se si escludono i ritorni sulle panchine di Pescara e Palermo dove nel corso della stagione aveva già seduto. I risultati di Delio Rossi quando subentra a campionato in corso come accaduto adesso con il Bologna? Da mettersi le mani nei capelli: un pari, quattro sconfitte, zero reti realizzate e sei subite. Una tendenza che dovrà essere invertita, una curiosità che Lorenzo Longhi racconta oggi sulle pagine di “STADIO”: quando entra a stagione in corsa Rossi stecca, lo dice il passato, lo dice la storia.

È successo sempre in A. A Lecce la prima volta, febbraio 2002: sostituisce Cavasin, alla prima becca la Juve, perde 3 a 0. Tre anni dopo succede con l’Atalanta: trova la squadra ultima, la porta ad un passo dalla salvezza ridando orgoglio a un ambiente depresso dove Mandorlini ha fallito, ma la prima la perde, con l’Udinese, 1 a 0. Nel novembre 2009 Rossi subentra a Zenga al Palermo e fa il suo esordio con la tradizionale sconfitta, 1 a 0 a Verona ad opera del Chievo: fortuna che dopo la squadra prende a viaggiare, chiudendo addirittura con uno splendido quinto posto che significa Champions League sfiorata. A Firenze, sostituendo Mihaijlovic, il miglior risultato: 0 a 0 con il Milan, il gol non arriva ancora ma stavolta neanche la sconfitta. L’ultimo esordio infine con la Sampdoria avuta in eredità da Ciro Ferrara: è subito sconfitta, per mano tra l’altro di quella Lazio che è una delle sue squadre storiche. Sabato il sesto esordio da subentrante: la storia non deve per forza ripetersi.

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