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The Day After: “Calma e sangue freddo” – 23 nov

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Due punti buttati via, senza dubbio alcuno: l’ennesima occasione gettata al vento, proprio in chiusura di match, di agganciare i piani della alta della classifica. E su questo, nulla ci piove: ma di qui ad emettere certi verdetti, come in tanti in queste prime ore post-La Spezia stan facendo, pare davvero eccessivo. E fuori luogo. Sul banco degli imputati il tecnico Diego Lopez, accusato di cambi sbagliati ( ma sarà colpa sua se i ricambi si chiamano Abero e Troianiello?) oltre che, più un generale, di un digiuno di vittorie ormai lungo da un mese, per la striscia non esaltante di due pareggi e due sconfitte. Sia chiaro, innanzitutto, che la maggior parte delle critiche e delle obiezioni mosse nei confronti del mister uruguiano ha un preciso di fondo di verità: mister Lopez è un tecnico alle prime armi che, come ogni neofita del mestiere, sbaglia per mancanza di esperienza, com’è logico che sia. Perché dunque accanirsi tanto contro un mister amato fin all’altro ieri, giovane e con entusiasmo, che a giugno accettò senza pensarci due volte una sfida difficile, conscio delle mille difficoltà che avrebbe incontrato? La verità, in questi caso, è una sola: la gente, non ancora libera del tutto dai fantasmi del recente passato, riconosce nella figura dell’uruguaiano una sorta di strascico della vecchia società, da cui il nostro fu scelto. E stesso discorso per Fusco, di cui in pochi a Bologna riconoscono l’eccezionale lavoro svolto tra poche, pochissime risorse e tanti, tantissimi problemi. Calma e sangue freddo, dunque, prima di puntare il dito: perché la stagione, giusto e doveroso riordarlo, era partita con premesse tutt’altro che rosee e trovarsi a novembre in zona playoff è già un risultato più che soddisfacente, magari poi sperando in buon mercato di gennaio che dia la svolta. Il campionato della cadetteria, del resto, è il più lungo d’Europa: per questo stare uniti e compatti pare l’unico modo per uscire indenni da questo inferno calcistico. Di difficoltà ce ne saranno altre: eccome se ce ne saranno. Ma la prossima volta, invece di infamare a prescindere tecnico e giocatori, sarebbe meglio che il tifoso medio bolognese optasse per una scelta diversa, magari incanalando la sua rabbia in supporto per la squadra, per un risultato decisamente più costruttivo. 

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