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RS – CORSERA – Volpi, un benefattore da 50 milioni – 22 nov

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Quando si dice Spezia viene in mente subito Gabriele Volpi; ma anche a noi a Bologna il nome di Volpi evoca particolari ricordi. Era il 2012 quando, al Bologna di Albano Guaraldi,  fu accostato insistentemente il suo nome, intenzionato a prendere il comando della società felsinea (senza però riuscirvi), per il fuoco di sbarramento portato avanti dall’allora compagine bolognese. Volpi ha continuato a fare calcio, con la squadra della sua città natale, lo Spezia, e ha portato i bianchi liguri dalle serie inferiori (era il 2008) fino al terzo posto attuale della serie B. Oggi lo Spezia vanta una patrimonialità di assoluto rispetto, con un centro sportivo (in fase di ultimazione con la foresteria, campi in sintetico e altro per sviluppare l’attività sportiva anche delle squadre giovanili) che è costato al suo patron oltre 13 milioni di euro.

Volpi, che spesso si trova in Africa dove risiedono le sue attività imprenditoriali (Nigeria e Mozambico), ha delegato la gestione calcistica a un terzetto sportivo di tutto rispetto: Domir Miskovic, il Ds Igor Budan e Nenad Bjelica (ex Rjeka) come allenatore. Occorre ricordare ai lettore che lo Spezia è solo un tassello nella galassia sportiva dell’imprenditore spezzino, gestita attraverso la sua Fondazione: società gemellate allo Spezia sono il Rjeka e il Primorac, mentre nella pallanuoto la Pro Recco è stabilmente ai vertici continentali da anni. Ma anche in Africa Volpi ha voluto impiantare una scuola calcio, per seguire i talenti nigeriani che domani potrebbero avere un futuro anche nel nostro continente (Academy ad Abuja). 

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