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A tu per tu con Emilio Buttaro – 4 nov

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Questa settimana la nostra inviata, Valentina Cristiani, ha incontrato il giornalista Emilio Buttaro. Classe 1967, Emilio ha iniziato a svolgere attività giornalistica all’età di sedici anni. Nell’85 ha vinto il concorso nazionale “Vota lo speaker” indetto dalla Fipav (Federazione Italiana Pallavolo) e l’anno successivo è stato il più giovane cronista accreditato al Festival di Sanremo. Laureato in Scienze politiche, ha presentato diverse manifestazioni come il Premio Internazionale di Poesia “Nosside”. Collabora con varie testate giornalistiche tra cui: Il Messaggero, La Stampa (redazione sportiva), Radio Tv Capodistria, Radio 24 – Il Sole 24 Ore, Agenzia di stampa Italpress, giornale online Cultura & Culture.

 

Emilio, partiamo con una nota triste. Martedì scorso è venuto a mancare l’ex centrocampista rossoblù Klas Ingesson. Che ricordi hai del “Guerriero”?  

“Mi piace pensare a quel centrocampista prezioso ed efficace, onesto e combattivo dal quale passavano centinaia di palloni durante una partita. Era un ragazzo semplice, benvoluto, capace di fare cose importanti come quella straordinaria cavalcata che portò il Bologna ad un passo dalla finale Uefa. Vorrei ricordarlo così anche se il giro di campo sulla sedia a rotelle rimarrà a lungo nel cuore e nella mente di tutti gli sportivi”.

 

Passiamo la palla al Bfc. Salto di qualità in campo ed in classifica per la Lopez band dopo un avvio altalenante. Cosa manca a tuo avviso per essere a regime? 

“Credo che ci siano ancora margini di miglioramento a patto che la squadra mantenga la continuità di gioco e soprattutto di risultati delle ultime giornate. Penso ad esempio che un giocatore come Zuculini possa dare un contributo maggiore così come siamo in attesa di vedere il miglior Paez”.

 

A gennaio dove e come occorre muoversi in chiave mercato? 

“Malgrado l’ombra di Corvino, c’è da dire che Fusco continua a lavorare benissimo ed a mio avviso per gennaio sarebbero importanti due o anche tre giocatori di qualità, magari uno per reparto focalizzando l’attenzione su una seconda punta”.

 

Coppola o Stojanovic? 

“Coppola al momento offre maggiori garanzie. Credo che Stojanovic abbia dei numeri ma finora non ha dato quelle certezze necessarie ad una squadra che ha progetti ambiziosi”.

 

Il “ritrovato” Acquafresca, Laribi e Buchel potranno essere il valore aggiunto della squadra? 

“Condivido in pieno: l’ex attaccante del Cagliari sembra un altro giocatore, Buchel è un lusso per la B e Laribi è una pedina fondamentale, il migliore per rendimento dei rossoblù in questa prima parte di stagione”.

 

La B è un campionato lungo e pieno di insidie. Alla lunga quali pensi saranno le squadre che si contenderanno la salita in A? 

“Il Livorno gioca praticamente a carte scoperte poi ci metterei squadre come Bari, Spezia e terrei d’occhio il Catania rigenerato dalla cura Sannino”.

 

Il presidente Tacopina ha definito il nuovo stadio una priorità. Quali mosse ti aspetti dalla nuova proprietà? 

“Il rinnovamento del Dall’Ara è un obiettivo preciso e dichiarato dal massimo dirigente del Bologna al punto da essere in vetta ai temi dell’ordine del giorno del prossimo consiglio di amministrazione. Difficile ipotizzare adesso le mosse imminenti della proprietà, ne sapremo meglio  quando uno degli architetti più importanti al mondo, come ha detto Tacopina, sarà qui a Bologna a breve. Un restyling del Dall’Ara ‘all’americana’ potrebbe rappresentare un ulteriore salto di qualità”.

 

Dall’indonesiano Thohir all’americano Tacopina. Come mai questo calcio parla sempre meno italiano? 

“Sì, è un fenomeno di moda già da qualche tempo in altri campionati come la Premier e la Ligue 1 della Francia. In Italia si va un pochino più a rilento ma è comunque un segnale di cambiamento della geografia del calcio con il nostro Paese diventato anche una terra di speranza”.

 

Per quanto concerne la Nazionale, qual è stato il valore aggiunto che ha portato Conte? 

“Intanto ha portato quel rigore e quella disciplina mancate nella recente spedizione brasiliana. Con lui le regole sono cambiate ed anche a Coverciano per fare un esempio, gli accessi per i giornalisti sono diventati molto più limitati”.

 

Condividi le scelte tecnico tattiche del nuovo CT? 

“Sì, condivido queste prime scelte ed ho apprezzato molto il coraggio di dare una maglia da titolare ad un bravo attaccante come Zaza o di rivalutare Graziano Pellè che in Inghilterra sta facendo cose pazzesche”.

 

Che voto daresti alla Nazionale targata Conte? 

“Alla Nazionale di Conte darei una sufficienza che è la media tra un 7 delle prime due uscite contro Olanda e Norvegia ed un cinque nelle deludenti esibizioni con Azerbaijan e Malta”.

 

Quali sono i volti nuovi che ti aspetti o ti piacerebbe vedere in Azzurro? 

“Un nome su tutti è quello di Alessio Romagnoli classe ’95, difensore della Samp in prestito dalla Roma, pare sia un predestinato. Presto però in azzurro si potrebbe rivedere un ex rossoblù, Manolo Gabbiadini tra i protagonisti dell’ottimo avvio di campionato dei blucerchiati”.

 

Dulcis in fundo l’amichevole con l’Albania verrà disputata a Genova per raccogliere i fondi per gli alluvionati. Sai delucidarci in merito a tutti gli aiuti e a chi rivolgersi x aiutare i genovesi reduci da questa tragedia? 

“Tra le iniziative è stata richiesta alla Rai l’assegnazione di un sms solidale in maniera tale da coinvolgere tutti i telespettatori. La Lega serie A ha istituito un conto corrente al quale hanno già aderito la Lega B, la Lega Pro e la Legna Nazionale Dilettanti. Anche l’Associazione Italiana Arbitri e l’Associazione Italiana Calciatori si stanno attivando per una raccolta fondi le cui modalità saranno ufficializzate nei prossimi giorni”.

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