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RS-STADIO: Zanetti amareggiato e tradito – 10 ott

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Amareggiato e tradito. Colpito dalla minoranza dei soci del club, quella che nel CDA ha stabilito di metterlo da parte e andare con gli americani, giudicando la sua proposta poco consistente.
Massimo Zanetti si sente così, non solo perché è stata messa in dubbio la sua disponibilità, ma anche perché il colpo è arrivato proprio da chi, il 25 settembre, era andato fino a Treviso a pregarlo di impegnarsi per il club, non fidandosi degli americani. Il patron di Segafredo, per rispetto del Bologna e di un azienda che comunque lo vedeva socio al 20%, aveva garantito il ripianamento dei debiti e la continuità aziendale, e per la prima volta dal 2011 si era sentito nuovamente in sella, pronto ad essere quel Presidente che non è mai stato. Prova ne è il fatto che sabato scorso era stato visto allo stadio, sorridente e sicuro di se, cosa che era avvenuta solo un’altra volta nella sua esperienza rossoblù.
Il ribaltone che ha consegnato la società agli americani lo ha sorpreso e ferito, anche perché arrivato da quei soci di minoranza che teoricamente non potevano prendere una decisione tanto importante. Ha snobbato Saputo, sicuro di se e del suo futuro da presidente, e così l’italo-canadese ha cercato altri canali per far arrivare la sua offerta, rivelatasi poi decisiva.
Forse meglio così per tutti, anche per Zanetti, pronto ad entrare in borsa con la Segafredo e mai troppo amato in città per la sua attitudine a misurare ogni singolo passo. Ma l’amarezza, quella, rimane.  

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