Bologna FC
Lo “Smontatutto” atto secondo…. con Marco Montanari – 4ott
Sabato, si sa, è il momento dello Smontatutto; si parte!
1) E’ passata una settimana e il senso delle cose vissute si è modificato enormemente: dalla grande euforia ad una possibile grande depressione. Bologna è effettivamente così?
1) Non è colpa di Bologna, o meglio dei bolognesi, ma della mancanza di chiarezza. I tifosi sbagliano a deprimersi per una sconfitta e a esaltarsi per una vittoria, ma qui il discorso è diverso. In ballo non c’è la presidenza di Guaraldi, l’avvento di Saputo o il ritorno di Zanetti. In ballo c’è la sopravvivenza stessa del club. Qui non si parla di promozione o retrocessione, qui si parla di fallimento o meno, quindi – non essendoci chiarezza – il nervosismo è addirittura legittimo.
2) Villorba, Texas: è notizia di oggi che Mr Segafredo ha insediato i suoi commercialisti in quel di Casteldebole, ma non per impiantare una nuova torrefazione, ma per scrutare fra le pieghe di un bilancio “mutilato”: quali opzioni ha davanti realmente il dott Zanetti?
2) A Zanetti non interessa niente del Bologna è l’ha dimostrato in questi anni. Non so che cosa ci sia dietro il suo tardivo interessamento, ma occhio e croce direi che è stato spinto dal legittimo interesse di salvare le sue quote. In ogni caso, non dobbiamo aspettare ancora molto per scoprirne di più: metà ottobre sta arrivando…
3) In tutto questo dividersi e parteggiare, la sensazione è che la città abbia perso una colossale opportunità di rinnovamento: ma come è possibile giudicare episodi, prodromici di un grande cambiamento, come pericoli autentici da fuggire, per non minare dalle fondamenta il “sistema” provinciale e autoproteggente?
3) In linea di massima, Bologna è un paesone che si regge sull’autoreferenzialità. In questo caso, però, non riesco a fasciarmi la testa perché nessuno me l’ha ancora rotta. Se i nordamericani vogliono il Bologna (e tutto il resto, che ancora non conosciamo) sono ancora in tempo. E prima di parlare di occasione persa, vorrei sapere a che cosa abbiamo effettivamente rinunciato. Il vescovo forse lo sa, io no.
4) Intanto, al Dall’Ara, il Bologna” vince e convince”,con un risultato di misura solo per il tabellino: e se veramente questa squadra avesse le stimmate per la serie A e Guaraldi facesse bene a non scendere dal treno rossoblù?
4) Questa è l’euforia da cui bisogna guardarsi. Nel giro di due settimane, la squadra impresentabile del pareggio con l’Entella è diventata una delle favorite per la promozione, Lopez da dilettante allo sbaraglio a mago della panchina. Se non sbaglio, le partite da giocare sono 42, quindi stiamo a vedere. Di sicuro c’è che il livello tecnico della B è disastroso, quindi tutto è possibile, ma Guaraldi non fa bene niente, quindi non fa bene neanche a difendere la sua posizione, indifendibile anche per Perry Mason.
5) Dopo Acquafresca e Perez, un altro esodato (Yaisien) oggi è rientrato in gruppo, forse convertito alla politica del “riduci (il tuo stipendio) e rientra (in gruppo come il figliol prodigo)”. Alla conta mancano solo Riverola, Rodriguez e Pazienza. Cosa conta di più in questi casi? La prova di forza o la gestione consapevole del “patrimonio” che altrimenti si andrebbe a depauperare?
5) Forse conta il buon senso, ovvero il fatto che certi ingaggi sono esagerati anche in un mondo drogato come quello del calcio.
6) Ieri era il 105simo compleanno del Bologna. Un tuo pensiero….magari ricordando il passato.
6) Al vecchio Bologna ho fatto gli auguri in un articolo pubblicato su forzabologna.eu. Inutile ricordare il passato, perché questo Bologna in comune con quello d’antan ha in comune solo le maglie. Non gli ho augurato 100 di questi giorni, ecco: perché altri 100 giorni così incerti non li augurerei neanche alla più antipatica delle squadre.
Grazie Caro Marco e a Sabato prossimo!!
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