Basket
Virtus: Ecco Giorgio Valli – 28 Gen
In una sala stretta e gremita da giornalisti e addetti ai lavori, si e’ svolta la presentazione del nuovo coach Giorgio Valli che ha risposto alle domande dei giornalisti. Prima breve presentazione di Arrigoni, che spiega i motivi di questo “cambio doloroso” e assieme al Presidente Villalta, hanno ringraziato Luca Bechi. Qui la conferenza (parole e video) di Giorgio Valli
LE PRIME PAROLE DI GIORGIO VALLI:
“CHI PASSA DI QUA LASCIA IL CUORE. OGNI ALLENAMENTO SARA’ UNA PRIMA A TEATRO”
“Per me è la prima volta e spero sia anche l’ultima in cui cambio allenatore – ha detto il presidente Renato Villalta – ma abbiamo ritenuto, insieme al consiglio di amministrazione, di dare una scossa a una squadra che nelle ultime partite era avara di risultati. Il tempo ci darà torto o ragione. Ringrazio Giorgio Valli per aver accettato questa sfida, ma voglio anche ringraziare Luca Bechi, una persona di grande spessore umano e tecnico. Le colpe non sono tutte sue, ma sono condivise con Bruno e con tutto il consiglio di amministrazione. Lo ringrazio per il messaggio che ha mandato tramite Facebook e ricambio la stima. Purtroppo lo sport è fatto anche di queste scelte: uno può fare un buonissimo lavoro, ma se non arrivano i risultati si perde tutto. Abbiamo fatto molte scommesse, alcune le abbiamo perse, mi auguro che qualcuna riusciremo a vincerla prima della fine del campionato. Buon lavoro a Giogio Valli. Sono convinto che già da domenica questa voglia di riscatto si farà vedere. Gli obiettivi sono gli stessi di inizio campionato: far maturare i giovani e cercare di raggiungere i playoff”..
Ha parlato anche il direttore sportivo, Bruno Arrigoni, su questo cambio al timone: “Non uso parole di circostanza: è la verità. C’è stato subito un buon feeling con Bechi. Non abbiamo mai avuto ripensamenti: facevamo riunione tutte le settimane e seguivamo le linee guida proposte da lui. I risultati purtroppo sono venuti a mancare: stare fermi poteva dare un segnale sbagliato. Si è scelta una scorciatoia, ma è quello che si fa in questi casi. Bechi e Valli vengono da due scuole tecniche differenti: è questo che ci ha spinto a chiamarlo. Conosciamo le sue qualità, la sua competenza e professionalità. La sua scuola è di primo ordine. Come tutti gli allenatori porta ferite e cicatrici, ma questo fa parte del suo lavoro”.
“Credo che sia scontato dire che sono molto felice di essere qui e tornare in palestra, dove mi piace stare – sono le prime parole di Giorgio Valli come allenatore della Virtus – questa società, dove ho trascorso tredici anni bellissimi, è a me molto cara: ha un valore doppio essere qui. Sentirò ogni allenamento come una “prima a teatro”. Ringrazio il club, a partire da Villalta, Bottai e Albertini, che hanno avuto fiducia in me. Penso che i ragazzi – già da come li ho visti questa mattina – abbiano voglia di mettere tutto in campo e di tornare a vincere. Il tempo è pochissimo e la prima avversaria che incontreremo è particolarmente spinosa. Ci mettiamo subito al lavoro. Il primo step sarà conoscerci gli uni con gli altri, e dovremo farlo velocemente. Già conosco i miei assistenti, Cavicchi e Fedrigo: questo è un ottimo passo avanti. Il rapporto con Walsh? E’ un giocatore importante, ma anche un serio professionista. Sono sicuro che metterà energia positiva nei confronti del gruppo e nei miei confronti. Io farò lo stesso, perché credo che da soli non si vada da nessuna parte. Credo che la Virtus sia molto più di Walsh e molto più di un club. Adesso è importante ritrovare grinta e identità, far maturare questi giovani che sono di belle speranze ma che vogliamo diventino anche di belle certezze. Credo che stravolgere sia sbagliato, conoscere e pian piano portare a tua immagine e somiglianza una squadra è la strada giusta. Concentriamoci sulla difesa, che è più facile da approcciare rispetto all’attacco, per cui ci vuole più tempo. Ci siamo sentiti anche con Messina, che presta sempre grande attenzione a tutto quello che succede in Virtus. Mi sono arrivati vari messaggi di buon auspicio: Brunamonti, Nesterovic, Rigaudeau e tanti altri. Li ringrazio. Chi passa di qua lascia il cuore”.
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