RS – STADIO: Prima della punta serve che qualcuno parta – 07 lug

Diego Lopez continua ad aspettare quello che sarà il centravanti titolare del suo Bologna, l’uomo destinato più di tutti a tradurre in gol gli sforzi della squadra e quindi ad aiutare a coltivare il sogno di una pronta risalita. Dovrà essere paziente, il tecnico uruguaiano, e magari mettere in conto che certi acquisti potrebbero arrivare a ritiro già iniziato.
Questo perché se è vero che una punta serve, è altrettanto vero che prima di acquistare il Bologna ha necessità di vendere, smaltire un organico che con la caduta in B è diventato ingombrante sia materialmente che economicamente. Ecco perché Fusco sta lavorando a diverse cessioni, in primis quelle di Pazienza, Bianchi e Acquafresca: il centrocampista ha riscontrato qualche interesse da parte di Chievo e Atalanta, ma la squadra più decisa a prenderlo pare essere il Torino, e pure dalla Grecia (Paok e Olympiacos) arriva qualche segnale. Le due punte invece sono più difficili da piazzare, un po per la stagione scorsa giocata su pessimi livelli e un po per degli ingaggi che non sono proprio da bassa fascia. Una cessione che dovrebbe invece essere facile – e discretamente renumerativa – è quella di Panagiotis Kone, a tutt’oggi calciatore del Bologna ma che attrae diversi club soprattutto esteri. 

Piazzati questi giocatori ecco che ci si potrà muovere per la punta: che non sarà Samuele Longo, oramai promesso al Cagliari di Zeman, e che difficilmente sarà uno tra Ardemagni e Cacia, in ribasso ma pur sempre nel taccuino di Fusco. Più probabile che il nome nuovo sarà uno tra Nené (svincolato e chiesto espressamente da Lopez) mentre è spuntato fuori nelle ultime ore il nome di Pablo Granoche, di proprietà del Chievo e la scorsa stagione in prestito al Modena e giocatore dall’ottimo curriculum in B. 

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