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A tu per tu con Beppe Incocciati – 4 lug

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Beppe Incocciati:“Spero tanto che il Bologna prima o poi trovi persone che possano far rivivere una storia che gli appartiene, che però da troppo tempo non torna. Parola di chi ha vissuto momenti straordinari al Dall’Ara”. 

Questa settimana la nostra inviata, Valentina Cristiani, ha incontrato Giuseppe “Beppe” Incocciati, ex attaccante rossoblù nelle stagioni 1991-92 e 1992-93. L’attuale opinionista Rai sui Mondiali, in merito al Bologna e alla Nazionale ha confidato in esclusiva a 1000cuorirossoblù…

 

Tanto tuonò che piovve. Il Bologna, dopo la disastrosa scorsa annata (retrocessione in B, ndr) prova a ricucire i pezze. Si è iscritto al campionato ed ha scelto Diego Lopez come nuovo tecnico. La cui presentazione è avvenuta ieri pomeriggio a Casteldebole. Il tuo pensiero?

“Già che si sia iscritto al campionato di B dopo le problematiche economiche che hanno segnato la retrocessione è importante. Diego Lopez ha lavorato bene a Cagliari e se ognuno farà bene il proprio lavoro farà altrettanto bene a Bologna”.

 

Come giudichi le prime mosse del mercato rossoblù? A tuo avviso, vi è un modo per far ricucire il rapporto tra il Presidente Guaraldi e la curva/tifoseria rossoblù?

“Ceccarelli e Maietta sono due garanzie nel reparto difensivo ma non so se intenderanno confermare Acquafresca, Bianchi e Moscardelli per i gol… certo è che al Bologna verrà preteso di tornare subito in serie A e sarà, credo, l’unico modo per ricucire lo strappo con la tifoseria. Spero tanto che il Bologna, prima o poi, trovi persone che possano far rivivere una storia che gli appartiene, che però, da troppo tempo, non torna. Parola di chi ha vissuto momenti straordinari al Dall’Ara”.

 

Passando al Mondiale, che stai seguendo in qualità di opinionista Rai, che idea ti sei fatto delle cause dell’eliminazione dell’Italia? Come “sogni” la rifondazione Azzurra?

“Le cause sono molteplici ma credo che la troppa preoccupazione di Prandelli abbia condizionato in negativo la serenità dei giocatori e quindi. .. non è un problema di rifondare la Figc ma cambiare metodologia nell’insegnamento del calcio ai giovani che sono il futuro, oggi la qualità migliore del giocatore a tutti i livelli, la tecnica individuale, si trascura e questo non va bene”.

 

Blatter ha comunicato che, a Euro 2016, vi sarà la moviola in campo”. Sei favorevole o contrario?

“Non so se la tecnologia aiuterà a migliorare le cose ma ho forti dubbi sui tempi di attesa per decidere. A mio avviso si rischia di rendere noioso uno sport che non necessita della delegittimazione degli arbitri”.

 

Il Consiglio Federale di lunedì scorso non ha preso alcuna decisione, limitandosi a prendere atto delle dimissioni di Giancarlo Abete e a confermare che il nuovo presidente della Figc verrà eletto durante l’Assemblea dell’11 agosto. Solo in seguito vi sarà la scelta del nuovo tecnico. Oltre ai nomi di Mancini e Allegri, è balzato alle cronache anche quello di Cabrini. Ti aspetti una rivoluzione? Qual è la tua sensazione?

“Non credo che ci sarà rivoluzione proprio perché non è stato permesso ad altri una crescita all’interno degli apparati, vedrai che saranno gli stessi. Per quello che riguarda la scelta del tecnico uno vale l’altro, saranno i bravi giocatori a fare la differenza …. speriamo di averne tanti ma ho qualche dubbio..”

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