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RS – STADIO: Due strade e mezzo per il futuro del Bologna – 26 mag

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L’ultimo incontro tra Guaraldi e Zanetti è stato interlocutorio, ma presto il Bologna dovrà decidersi ad imboccare una strada senza più guardarsi indietro. Lo esigono i conti, lo esigono le scelte tecniche e societarie, lo esige un campionato di B che a fine agosto inesorabilmente comincerà con o senza i rossoblù pronti ad affrontarlo. Il Bologna si trova dunque ad un bivio.

La prima strada porta ad una conferma di Guaraldi come uomo-guida: nonostante questa sia l’ipotesi meno gradita alla piazza, il malcontento nei confronti del Presidente artefice della retrocessione è meno sentito rispetto ad un mese fa. Merito del paventato arrivo di Zeman, forse, oppure del promesso riscatto avvenuto davanti a Zanetti e ad un capo della tifoseria in incognito.
Nel caso di conferma dell’attuale società, ecco che il quadro tecnico sarebbe chiaro: Guaraldi presidente, Filippo Fusco DG, Zeman in panchina per tentare di costruire una squadra giovane e di prospettiva che possa tuttavia puntare all’immediato ritorno in A. Il problema sarebbero i soldi che non ci sono: servono 6,5 milioni entro una settimana, serve altro denaro per rifondare una rosa che ha esaurito il suo corso e per cui non basterebbero le sicure cessioni di Kone, Lazaros e quei pochi altri che hanno un mercato. Servirebbe, dunque, un super-lavoro da parte di Filippo Fusco, che in questi giorni sta tentando tutto il tentabile per ripianare i conti societari e che tra oggi e domani presenterà a Guaraldi un piano di ammortizzamento del pesante monte-ingaggi attuale.

La seconda strada: un ingresso deciso in società da parte di Massimo Zanetti, che acquisterebbe il pacchetto di maggioranza del club, metterebbe alla guida un suo uomo di fiducia (Baraldi) e cercherebbe soluzioni meno estremiste di quelle di Guaraldi, convinto che in medio stat virtus. Ipotesi che farebbe contenti i tifosi, che vedono in Zanetti il salvatore della patria, ma che risulta al momento abbastanza impraticabile: servirebbe infatti un forte investimento da parte del patron di Segafredo, un investimento che i suoi uomini non gli consigliano di fare visti e considerati i conti rossoblù. 

Ed ecco quindi la terza soluzione, la via di mezzo: Guaraldi presidente, Zeman in panchina, Fusco DG e una presenza di Zanetti come sponsor atta a dare un po di liquidità alle asfittiche casse rossoblù. Nel caso ciò avvenisse, “Mr. Segafredo” esigerebbe un posto per il suo uomo di fiducia, Baraldi, all’interno della società. Una soluzione interlocutoria in attesa di vedere l’evolversi della situazione. Questa, al momento, pare la strada più percorribile.

Quel che è certo è che conta fare qualcosa e farlo in fretta.
 

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