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RS – STADIO: CdA concluso con una fumata grigia – 23 mag

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Ogni giorno che passa la situazione societaria del Bologna si fa più ingarbugliata. Questo quanto trapela dalla riunione dei soci di ieri, o almeno di quelli rimasti: il presidente del collegio sindacale Catenacci, il segretario del BFC 1909 Gabrieli, il Presidente Guaraldi. E poi Ferrari, Scapoli, Serafini, Romani e Rimondi, i reduci di quella cordata che nel 2010 salvò il Bologna e che adesso, con l’aiuto sperato di Massimo Zanetti, deve ripetersi.
E’ proprio Rimondi a lasciarsi scappare una battuta al termine del CdA, durato due ore e mezzo e conclusosi attorno alle 18: “è tutto a posto, gli stipendi verranno pagati.”

Già, gli stipendi. Entro fine mese vanno saldate le pendenze di febbraio e marzo e l’Irpef di gennaio: fanno 6 milioni e mezzo, una bella cifra che Guaraldi sta cercando di raggranellare anche grazie al suo “uomo nuovo” Filippo Fusco, che tenta disperatamente di districarsi tra i conti di una società che ha spese folli considerando lo scarso valore mostrato sul campo: l’avvocato, al quale è stato proposto il ruolo di futuro DG, ieri ha incontrato Pioli per proporgli una transazione in modo da alleggerire la società dei 2,9 milioni lordi che l’ex-tecnico ed il suo staff costa al Bologna al momento. Niente da fare, se ne riparlerà ma le premesse non sono granché.

E allora? Allora Guaraldi non si arrende. Farà il possibile, e conterà anche su Massimo Zanetti, rientrato ieri dall’Asia dove ha acquistato il gruppo Boncafé e il cui contributo alla salvezza economica della società potrebbe essere ancora una volta determinante.  

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