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Bologna FC

Sandy Flash Back – Riepilogo di una vergogna – 23 Mag

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Per fortuna o purtroppo, dipende dai punti di vista, anche questa stagione è arrivata alla fine. Una fine annunciata, una fine che si temeva, di cui si aveva paura, una lenta eutanasia calcistica che ha raggiunto il suo scopo, come un incubo che diventa realtà il Bologna sprofonda in serie B. Una retrocessione che fa male, che brucia, che ti fa incazzare, che ti fa chiudere lo stomaco e ti fa venir da vomitare, perchè se nel 2005 eri retrocesso a causa di calciopoli e con una squadra che comunque il suo in campionato l’aveva fatto, guadagnando 42 punti sul campo, e nel 2009 hai rischiato seriamente la retrocessione ma i giocatori han fatto fino all’ultimo secondo il possibile per evitarla, impegnandosi e cercando di superare i propri limiti, questa retrocessione non ha scusanti, con una squadra che non ha mai dato l’impressione di far tutto il possibile, il proprio massimo, quasi tirandosi indietro sempre nei momenti decisivi. 
Colpe della società, che ha impoverito la squadra fino all’osso vendendo tutto il possibile e comprando male, che ha sempre sbagliato qualsiasi scelta, che ha assecondato i giocatori in ogni capriccio e che ha scelto come consigliere l’intrattenitore mattutino De Buridonis, con i risultati che son sotto gli occhi di tutti;
Colpa dei giocatori, che usando gli sbagli societari come alibi non si sono mai impegnati fino in fondo, raccogliendo figure barbine su ogni campo di serie A; 
Colpa di Pioli, che ha assecondato tutte le scelte societarie, che era talmente innamorato di Taider che quando è stato venduto non si è reso conto che ” la vita continua anche senza di lui”, che non è mai riuscito a trovare il bandolo della matassa, che ha buttato nel dimenticatoio giocatori che ci sarebbero stato utili distruggendoli psicologicamente, che in quella sera di settembre contro il Milan, con i suoi cambi sciagurati, ha gettato al vento la possibile vittoria contro i rossoneri, quella che poteva essere veramente la vittoria che avrebbe dato la svolta alla stagione (pensatela come volete, ma io rimango di questa idea, se vincevi quella partita ti saresti salvato in carrozza) e che non ha mai capito che ormai i suoi giorni con questa squadra erano arrivati alla fine; 
Colpa di Ballardini, che non è mai riuscito a capire veramente come avrebbe potuto risolvere la situazione, che giustificava l’impiego di Acquafresca dicendo “beh, prima o poi farà gol”, e che nell’ultimo periodo si era quasi rassegnato alla serie B.
Tutti colpevoli, chi più e chi meno, ma quello che più conta è che non ci sono veri innocenti, nessuno da poter salvare dalla vergogna di retrocedere con una giornata di anticipo in un campionato così scandaloso, dignità sotto i piedi, si meriterebbero di essere in macchina con Biff Tannen quando in “Ritorno al futuro”, mentre da la caccia a Marty, va a sbattere contro il camion, e tutti sappiamo come va a finire!!!!
Mi correggo, ho sbagliato, un innocente in questa stagione c’è, ed è la parte più genuina del calcio, quella che qualunque cosa succeda ogni domenica è presente, sempre al fianco dei propri colori, sto parlando del tifo. I tifosi rossoblu infatti son stati fantastici anche quest’anno, soffrendo e supportando fino all’ultimo secondo anche in questa stagione, coccolando i giocatori nonostante tutto, cercando in ogni modo di farli sentire importanti e di fargli alzar l’autostima. Ma purtroppo, come in molte storie, la parte più genuina è sempre quella che rimane fregata, che soffre, e mentre i giocatori finita la partita col Catania, se ne fregavano dall’alto dei loro contratti e pensavano già a cosa avrebbero fatto nella prossima stagione, i tifosi, quelli veri e non quelli che seguono la propria squadra solo grazie ai biglietti gratis, si disperavano, si chiudevano in loro, sguardo lucido perso nel vuoto, come si dice di chi sta per morire che rivive in un istante tutta la sua vita, rivivevano tutta la stagione rossoblu, episodio dopo episodio, cercando colpe, errori, momenti non sfruttati e ricordando, ricordando perfettamente ogni tassello del puzzle che ha portato a questa vergogna…
Ricordando l’inizio di campionato, la netta sconfitta per 3a0 a Napoli, gli errori di Curci che ci hanno portato al pareggio contro la Sampdoria nonostante l’ennesimo euro gol di Kone, l’espulsione di Natali dagli spogliatoi contro il Torino e lo sciagurato pareggio contro il Milan nei minuti finali, col cambio di modulo e gli ingressi di Sorensen e Khrin;
Gli passano davanti agli occhi i 9 (NOVE!!!) gol subiti in due giornate contro Roma e Verona segnandone solamente uno su rigore, la sostituzione di Bianchi dopo appena mezz’ora, la sconfitta a Sassuolo sotto il diluvio, le carpe nel fosso che divide gli spalti dal terreno di gioco del Mapei stadium e i calzetti inzuppati a fine partita; 
Ripensano a quello che sarebbe potuto essere il momento della svolta, le due vittorie a fila contro Livorno e Cagliari, striscia vincente fermata da un insulso pareggio per 0a0 quando avresti potuto e dovuto osare di più, Curci che chiude gli occhi e si gira dall’altra parte sul tiro non irresistibile di Livaja all’ultimo minuti contro l’Atalanta, l’eliminazione in coppa Italia da una squadra di serie B, lo scempio della partita di Firenze, l’ombra di Roberto Baggio sulla panchina rossoblu e la vittoria contro il Genoa, che diede un po di ossigeno nel finale del 2013;
Purtroppo non possono evitar di ricordare l’umiliazione di Catania, un netto 2a0 che costó la panchina a Pioli a favore di Ballardini, i tre pareggi a fila contro Lazio, Napoli e Sampdoria, i grandi rinforzi della campagna acquisti di gennaio, Friberg e Ibson, con il brasiliano dimenticato in aeroporto nel giorno del suo arrivo, la sconfitta contro l’Udinese e la cessione a mercato finito, così da non aver più l’obbligo di rimpiazzarlo, di Diamanti;
Ripensano alla ventata di ottimismo che portó la vittoria a Torino, la doppietta di Cristaldo, l’attesa del pullman alla domenica sera a Casteldebole e la speranza che “si, forse senza Diamanti giochiamo veramente meglio”, subito morta dopo le due sconfitte consecutive contro Milan e Roma, le 4 partite senza fare gol, il rigore di Bianchi sbagliato a Verona e la palla di Sansone che colpisce la traversa, evitandoci la sconfitta casalinga contro il Sassuolo, la sconfitta a Livorno in undici contro nove, la manifestazione pacifica che riempì Zola come non l’avevo mai vista, neanche durante i giorni della fiera a luglio, il rigore di Christodolopulos che diede una nuova ventata d’ottimismo oltre ai tre punti contro il Cagliari ed al tonfo a Verona contro il Chievo, un tre a zero netto, senza scuse;
Poi purtroppo gli arrivano negli occhi le immagini del finale, le otto “finali” che hanno segnato il tracollo, la sconfitta contro l’Atalanta, il pareggio a Milano con Curci che para un rigore e Acquafresca, che da solo contro Handanovic, butta al cesso in un colpo solo la vittoria, la possibilità di raddrizzare la sua annata e le speranze di salvezza rossoblu, il pareggio casalingo contro il Parma, le due sconfitte contro Juventus e Fiorentina, Bianchi e Paponi che sbagliano due gol clamorosi contro un Genoa che si era scordato di scendere in campo e la partita contro il Catania, con Curci che decide di proteggersi dietro la barriera invece che coprire il secondo palo sulla punizione di Monzon, l’eurogol di Morleo, la mazzata di Bergessio e le lacrime di Kone e Khrin in panchina, le lacrime dei tifosi sugli spalti, la serie B che diventa realtà, e un’assurda retrocessione, che macchia di vergogna l’anniversario dei cinquant’anni dalla vittoria dell’ultimo scudetto!!!! 
38 partite, 5 vittorie, 14 pareggi e 18 sconfitte, 28 gol segnati, appena 8 da quando Diamanti è stato venduto, direi che possono bastare questi numeri per spiegare questa annata e questa retrocessione. 
Ormai non servono più lacrime, non servono più scuse e giustificazioni, dovete solo vergognarvi, vergognarvi tutti, società, giocatori, allenatori e anche qualche giornalista, perchè questo scempio è solo colpa vostra, più interessati al vostro ego che ai colori o a quello che rappresentano….
Perchè qua non si parla solo di una retrocessione sportiva, non si parla solo di andare allo stadio al sabato pomeriggio, non si parla solo dei vostri palmares che vengono macchiati da una retrocessione, si parla di quelli che ci rimettono davvero, i tifosi, che da inizio a fine stagione son sempre stati al vostro fianco, sostenendovi, scusandovi e coccolandovi e che ora sono gli unici che ci rimettono!!!! Ci rimettono rischiando di perdere le amicizie da stadio, quei gruppetti di gente semi-sconosciuta ma che ormai era diventata la tua famiglia domenicale, e che ora rischi di perdere per impegni lavorativi al sabato o perchè troppo disgustati da questo schifo per rinnovar l’abbonamento per l’ennesimo anno, ci rimettono dovendo subire le prese in giro dei colleghi di lavoro, degli amici o dei famigliari, ci rimettono perchè tornando a casa nervosi dopo Catania han litigato con persone con cui non avrebbero dovuto solo per sfogarsi, ci rimettono perchè rischiano che i loro figli, non avendo una squadra in serie A, inizino a tifare per le “solite”, ci rimettono perchè non si meritavano questo schifo con tutto quello che han fatto per questi colori!!!!
Giocatori e allenatori che hanno sfruttato il più possibile l’alibi di una società inesistente, società che è arrivata a dire di essere “Il miglior presidente degli ultimi 50 anni”, e che si è sempre nascosta dietro le due solite frasi “quando siamo arrivati abbiam salvato la società” ” noi siam quelli dei 51 punti”, che siano per sempre maledetti quel fantastico campionato e quei 51 punti, magari vi sarebbe servito per darvi una bella regolata.
Ma ormai non c’è più bisogno di incazzarsi, non ha più senso rodersi il fegato, bisogna solo prepararsi al prossimo campionato tra i cadetti, sperando che la ritualità calcistica non colpisca ancora…Quest’anno ha colpito con la maledizione Napoli, infatti da tre campionati chi gioca la prima partita contro i partenopei retrocede matematicamente in serie B, speriamo non colpisca anche con la tradizione degli europei, infatti le promozioni in serie A il Bologna le ottiene solamente nelle stagioni che conducono alla manifestazione continentale, 1988, 1996, 2008, ció vorrebbe dire passare due anni nell’inferno della serie B.
I giocatori, gli allenatori e le società cambiano fortunatamente, gli unici che rimangono sempre sono i tifosi, quelli con il sangue rossoblu, che si nutrono e respirano rossoblu, e che saranno sempre li, pronti a sostenere e a tifare per i propri colori e la propria maglia, per la propria squadra, qualsiasi siano gli interpreti che le graviteranno attorno, e anche dopo questa delusione, questa estate passata rosicando, incazzandosi col dio pallone e giurando e spergiurando che il prossimo anno l’abbonamento non lo faranno mai, salvo poi rimangiarsi tutto a pochi giorni dall’inizio del campionato, quando allegramente e fieramente andranno a rinnovare la loro tessera, il prossimo anno saranno sempre li, stesso posto ma giorno diverso, pronti a esultare o a disperarsi per le gesta dei loro ragazzi che ci auguriamo faranno di tutto per onorare la maglia del B.f.c.!!! Io molto probabilmente sarò tra questi, finito la partita col Catania ho giurato urlando che il prossimo anno lo stadio non lo vedró nemmeno passandoci davanti in macchina al sabato sera, ma prontamente nel giro di una settimana sto già iniziando a cambiare idea, e col passare di un estate son sicuro che saró la, alla prima di campionato parcheggeró la mia macchina nella zona delle terme felsinee, berró la mia birra media al bar della “Siliconata”, nasconderò l’accendino nelle scarpe, passeró quel tornello, risponderó allo steward che mi chiede se ho l’accendino che “Il mio amico è già dentro coi fiammiferi”, veloce salto in bagno e poi su, le solite due rampe di scale ed entreró sugli spalti, salutando i miei amici di ogni domenica, i “Fedelissimi” con Elvis che come al solito mi dirà “Oh torna a casa che così vinciamo”, i tre ragazzi, il baffo se avrà deciso di tornare allo stadio, guarderó se la bionda con cui non ho mai parlato ma di cui domenica dopo domenica ho sentito le urla sempre più forti, avrà perso il pancino e messo al mondo il suo nuovo tifoso rossoblu, arriveró al mio seggiolino in cima, in quint’ultima fila, mi accenderó la mia prima paglia, e tra una Cazzata e l’altra aspetteró il momento in cui le casse si accendono, parte “Le tue ali Bologna”, e i nostri undici ragazzi entreranno in campo, pronto a sostenerli, gioire e disperarmi con loro, peró non con in mano una birra, ma speriamo pronto a ubriacarmi con silos di buon caffè rastignanese!!!!! Perchè il Bologna purtroppo si ama a prescindere, una volta entrato nella tua vita non riuscirai mai più a buttarlo via, ti esalterà, ti deluderà, ti farà incazzare, ma sarà sempre li, ad accompagnarti giorno dopo giorno come un amico, come un amore, di cui non riesci a fare a meno e a cui non riesci a non dire “Grazie di esistere, grazie di esserci mio amata squadra rossoblu, grazie per tutto quello che m’hai dato in questi anni, ma nel dubbio…. Ti amo mio glorioso Bologna!!!!”

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