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The Day After: L’unica certezza è la sofferenza – 19 Mag

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Ma non è ancora finita

28 reti ( peggior attacco e pure staccato:il penultimo,quello del Catania, ne ha fatti 34), 5 vittorie ( il Livorno ultimo ne ha una in più) e 29 punti finali per un diciannovesimo posto valevole la diretta retrocessione: ecco a voi tutti i terrificanti numeri di una stagione da dimenticare. Un disastro assoluto, epocale, di cui la sconfitta di ieri a Roma non è stata che la giusta e sacrosanta conclusione: dopo sei anni il Bologna torna negli inferi della serie cadetta, grazie ad una società avente nell’ harakiri la sua pratica preferita ed una squadra specchio di una chiara incompetenza di fondo.

Una dirigenza che, a dirla tutta, sta prolungando a dismisura le sofferenze del popolo rossoblù: perché nonostante la tanto attesa fine del campionato, la tranquillità, emotiva e non solo, pare ancora lungi dall’essere raggiunta, causa il siparietto ( l’ennesimo) messo in piedi dall’attuale presidente ed il possibile compratore che,in realtà, della compagine societaria fa parte da tre lunghi anni, seppur in disparte.

Insomma, in poche parole non è ancora finita: perché ad oggi, questa società messa com’è, rischia non solo di non iscriversi al campionato dell’anno prossimo (la cui somma richiesta si aggira intorno agli 800 milaeuro) , ma persino un possibile fallimento, nel caso in cui non arrivi nessuna nuova forza economica e le banche non forniscano gli anticipi richiesti.

Non c’è pace per il tifoso del Bologna: insultato, deriso, mai rispettato dai suoi stessi dirigenti che ora, però, rischiano davvero grosso.

Quella maturata domenica scorso contro il Catania, ma consolidatasi nelle tante tappe di un anno maledetto, è la quarta retrocessione della storia rossoblù: due volte, le prime, si assistette ad una tragico ed istantaneo doppio salto in C.

La penultima, quella del secondo Gazzoni, vide il Bologna stare tre anni tra i cadetti prima della risalita: cosa succederà stavolta? Ma soprattutto: riuscirà il glorioso Bfc a rilanciarsi e riuscire a garantirsi un futuro senza più scossoni e quantomeno stabile?

La risposta a questi basilari interrogativi pare purtroppo pare ancora lontana dall’avere una definitiva soluzione…l’unica certezza è che ci sarà da soffrire: come al solito, del resto.

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