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RS – STADIO: I tifosi inferociti contestato la squadra nel dopo-gara – 12 mag

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Nel dopo-gara i tifosi esigono che la squadra si scusi. Ecco allora che un gruppetto di giocatori va sotto la curva, come appunto a chiedere scusa, accettando i fischi e i cori di disapprovazione.
C’è Curci, il portiere. Natali, Cherubin, Sorensen, componenti di una difesa di burro. Pazienza, Khrin. Paponi, Acquafresca, Rolando Bianchi. Soprattutto lui, quello che doveva essere il bomber, l’uomo della provvidenza, e che si è trasformato in una zavorra. Inevitabile che la maggior parte dei fischi e dei cori siano contro di lui. C’è Kone, che presosi la sua dose di insulti si ritrova a piangere, distrutto. Per molti sono lacrime di coccodrillo, o comunque tardive. Per altri invece non lo meritava. In questa disgraziata stagione è stato uno dei pochi a dare speranza, ha avuto tanti guai fisici, è stato il capocannoniere della squadra. 5 reti, poche, ma più di qualsiasi attaccante. E Kone attaccante non è.

Comunque è ovvio che i tifosi vanno capiti. E’ il loro momento. Perché è Serie B, e i discorsi logici, le scuse, non servono. Serviva lottare, gli spalti chiedevano solo questo, e non sono mai stati accontentati.
Logico andare in B. Logico lasciare il Dall’Ara scortati e in mezzo alle tensioni. Bologna non può perdonare. 

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