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RS – STADIO: Bologna, aiutati che il ciel ti aiuta – 28 apr

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Diciamoci la verità: il Bologna visto contro la Fiorentina, che poi è tristemente quello visto in tutta questa stortissima stagione, non è una squadra da massima serie. Pur con l’evidente impoverimento cui è stata soggetta negli ultimi anni, la Serie A rimane uno dei maggiori campionati professionistici al mondo, e le qualità messe “in mostra” dai rossoblù allenati da Pioli prima e Ballardini poi non sono minimamente degne di salvezza.
Questa squadra, questi giocatori, faticherebbero persino in Serie B: una difesa che imbarca acqua come manco il Titanic, un centrocampo dove mancano piedi e fiato, un attacco inesistente, incapace di pungere anche minimamente qualsivoglia difesa. Contro una Fiorentina con l’Europa in tasca ed una storica finale di Coppa Italia alle porte, era lecito attendersi tutt’altra gara.
E invece.

Già, invece. Invece il Bologna giochicchia il primo quarto d’ora, va sotto e lì capisci che nonostante un pubblico encomiabile c’è ben poco da fare. I viola giocano sul velluto, gli riesce tutto, agli uomini di Ballardini non riesce invece una cosa che sia una. Cuadrado, Ilicic, ancora Cuadrado. 0 a 3. Così non si va lontano, così la Serie A rimane una chimera.
E invece.

Invece arrivano i risultati dagli altri campi. Il Verona di Luca Toni annienta il Catania e lo condanna alla B. La Lazio regola il Livorno in trasferta e lo mantiene a 3 punti dai felsinei. Il Chievo cade in pieno recupero contro la Sampdoria. Il Sassuolo non perde, ma solo perché ancora non ha giocato: lo farà stasera, ospite la Juventus schiacciasassi. In coda solo il Cagliari vince ed è salvo, ma i sardi, per quanto disastrati, apparivano già irraggiungibili dalle inseguitrici. 

Questo Bologna senza qualità e senza ne capo ne coda ha un punto forte che non è mai venuto meno in tutto il campionato: la fortuna. Che permette al club di (ahi noi) Guaraldi di guardare alla salvezza ancora con fiducia, Juve stasera permettendo. I bianconeri hanno diversi giocatori in comproprietà con il Sassuolo, Zaza e Berardi in primis ma anche Marrone, per dire: potrebbero venire cattivi pensieri, ma si spera che il traguardo dei 100 punti, per il quale Conte sbava, metta al riparo da un impegno con il freno a mano tirato dopo le fatiche di Europa League. In ogni caso è difficile pensare ad una vittoria dei padroni di casa, stasera al Mapei Stadium, per cui il Bologna rimarrebbe comunque in corsa anche nell’improbabile ipotesi che gli uomini di Di Francesco strappino un punto.

La fortuna, dicevamo: la fortuna va aiutata. Se non fai niente in quel senso, da sola è inutile. Servono cambiamenti. E non saranno alla guida tecnica. Allontanare Ballardini, a tre gare dal termine, non avrebbe senso. I cambiamenti arriveranno sul piano tattico, anche se il tecnico ne ha provate di ogni colore. Difesa a 3 e a 4; Lazaros o Kone in appoggio alla punta; punta unica, due punte; ariete, “falso nueve”. Ballardini non si vuole arrendere. Così, mentre incontra il “mental coach” Giovanni Gabrielli, studia nuove disposizione tattiche. Un modulo elastico, capace di portare molti uomini dietro la linea della palla in fase di non possesso e allo stesso tempo di avere qualche soluzione in più in avanti. Un 4-3-3, almeno sulla carta. 
Potrebbe sembrare di brancolare nel buio, e forse è così. Ma se si vuole cercare di venire incontro alla fortuna, qualcosa bisogna pur fare: servono dai 4 ai 6 punti nelle ultime tre giornate, o tutta la fortuna avuta sarà stata inutile. E sarà Serie B.
 

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