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RS – STADIO: Cristaldo, sei gare per il futuro – 11 apr

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Jonathan Cristaldo non è mai stato uomo da tanti gol: in Argentina, dove mediamente si segna più che in Europa, vantava una media di un gol ogni quattro partite, più o meno. Forse è per questo che invece che i grandi club del Vecchio Continente su di lui misero gli occhi i modesti ucraini del Metalist Charkiv, squadra che imbottita di sudamericani si è sempre imposta come la terza più forte del paese di Shevchenko senza mai tuttavia riuscire a superare il duopolio formato da Shakhtar Donetsk e Dinamo Kiev.
In ogni caso se vieni pagato un po di milioni – e se puoi vantare addirittura una presenza in una Nazionale che può vantare in attacco Messi, Lavezzi, Aguero e Tevez – qualche qualità la devi pure avere. Le qualità di Cristaldo sono note: una buona tecnica di base, una grande rapidità e tanta tenacia.
In Ucraina aveva alzato la sua media realizzativa, eppure il Metalist ha pensato di poterne fare a meno spedendolo in Italia al Bologna: prestito oneroso, 500.000 € a cui si sono aggiunti i 500.000 di ingaggio. Per riscattarlo, Guaraldi dovrebbe sborsare 5 milioni, un enormità in questi tempi di vacche magre, un enormità soprattutto considerando il fatto che “El Churry” ha segnato la miseria di 3 gol, che ne fanno tuttavia uno degli attaccanti più prolifici dei rossoblù.

Cristaldo ama l’Italia. Il calcio, prima di tutto, più competitivo e sicuramente più capace di metterti sotto ai riflettori rispetto al freddo – in tutti i sensi – torneo ucraino. Cristaldo ama l’Italia e ama Bologna, il clima, la gente, la vita. Cristaldo vorrebbe rimanere, anche se sa che sarà molto difficile.
A lui si affida Ballardini in queste ultime sei gare, che andranno giocate come altrettante finali: titolare, punta unica pronta a svariare, “falso nueve” come altri argentini più famosi e forti di lui.
“El Churry”, dicevamo, non è mai stato uno dal gol facile. Eppure in questa stagione è stato uno dal gol pesante: tre gol e mezzo (la deviazione fortuita sul tiro di Pazienza sabato contro l’Inter) che hanno portato sempre punti, due pareggi contro le milanesi e la doppietta che stese il Torino.
Sono cinque punti, e sappiamo bene dove sarebbe il Bologna adesso senza quei benedetti punti. Adesso Ballardini crede in lui, come Pioli a inizio stagione: Bianchi e Acquafresca sono le sue riserve, è a lui che i felsinei si affidano per strappare la permanenza in A. 5 milioni per il riscatto sono tanti, ma sei partite possono cambiare molte prospettive.
Cristaldo si gioca il futuro, e la speranza è che lo faccia al meglio. 

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