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RS – STADIO: Ballardini fa un passo indietro per farne due avanti – 8 apr

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La rinascita del Bologna che strappa un punto d’oro a Milano contro l’Inter è frutto di vari fattori: sicuramente del ritorno al gol su azione, che mancava da tempo immemore, così come di un carattere finalmente ritrovato che ha permesso alla squadra di reagire allo svantaggio subito al pronti-via e poi al nuovo svantaggio frutto di una perla balistica di Icardi.
L’architrave su cui tutto poggia, però, è il ritorno al modulo che Ballardini aveva scelto appena arrivato a Bologna a Gennaio: il 3-5-2 aveva infatti permesso al tecnico di Ravenna di dare un anima ad una squadra che con Pioli appariva ormai sfilacciata e senza ne capo ne coda. Anche Pioli utilizzava questo modulo, per carità, però oltre ai numeri conta anche l’interpretazione, ed ecco che la difesa a 3 (o a 5 a seconda delle interpretazioni) di Ballardini era apparso solido e funzionale ad una squadra che perdeva Diamanti e che non poteva contare su Kone infortunato, ovvero i due uomini di maggior talento, se non gli unici dotati di.

A furia di pareggi, però, si va poco lontani. Questo deve aver pensato Ballardini quando ha provato a ridisegnare la squadra su un 4-4-2 che ha portato una vittoria (faticosa ma importantissima) contro il Cagliari e poi una serie di batoste. Già, perché se è vero come è vero che ogni modulo può essere vincente o perdente, è anche vero che conta avere i giusti interpreti, e questo Bologna – costruito in estate per giocare con i tre dietro – mancava di ali valide per attuare una rivoluzione tattica. Meglio tornare indietro, meglio tornare al 3-5-2 allora, cercando magari di perfezionare certi movimenti e certe sincronie. Saggio è l’uomo che torna sui suoi passi e non percorre testardamente una strada se si accorge che è sbagliata.
Saggio è stato quindi Ballardini a fare un passo indietro, nella speranza che questo porti un domani oramai prossimo a farne due in avanti. 

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