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RS – STADIO: La strada per la salvezza è dura, ma i numeri… – 8 apr

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Mancano sei giornate alla fine del campionato, e per il Bologna la strada verso la salvezza appare sempre difficilissima: vero è che come previsto la Juventus ieri sera ha regolato il Livorno allo Stadium mantenendo la compagine di Di Carlo a -2 dai rossoblù, e vero è anche che la sconfitta in rimonta patita dal Catania con il Torino ha praticamente condannato gli etnei alla Serie B.
Tuttavia i due rimanenti posti per il purgatorio della cadetteria sono ancora tutti da giocare: il Sassuolo, battendo l’Atalanta, ha improvvisamente rilanciato le sue azioni, mentre il Chievo ha si perso il derby con il Verona ma ha gli stessi punti del Bologna ed un calendario, da qui alla fine, che appare più facile.

Già, il calendario: normale guardare le gare che restano da affrontare da qui alla fine, ora che ne mancano appena sei. E logico constatare che delle quattro squadre che si giocano la salvezza – ne scenderanno due, come detto, oltre all’ormai condannato Catania – il Bologna è quello con la sestina più difficile. Gli uomini di Ballardini affronteranno infatti nell’ordine Parma (in casa), Juventus (in trasferta), Fiorentina (in casa), Genoa (in trasferta), Catania (in casa) e all’ultima saranno di scena all’Olimpico contro la Lazio.
Su sei gare, quattro vedranno i rossoblù incrociare le armi (o i tacchetti) contro squadre che occupano le prime sei posizioni in classifica: così, se diventa obbligatorio non perdere con il Genoa e magari battere in casa un Catania che dovrebbe presentarsi al Dall’Ara senza più motivazioni, è necessario andare a raccogliere qualche punto anche contro le “big” della A, tutte tra l’altro motivate nell’inseguire un piazzamento europeo.

Impresa difficile ma non impossibile: il Bologna di questa stagione ha infatti paradossalmente reso di più contro gli avversari più quotati, impantanandosi invece quando lo scontro era diretto e sulla carta abbordabile. I due pareggi strappati con l’Inter tra andata e ritorno, il pari al Tardini di Parma all’andata ed anche il punto strappato al Napoli di Benitez sono indicativi, così come, al contrario, le occasioni buttate via con Sassuolo e Livorno, solo per citare le più recenti. Ecco così che a vederlo, il calendario rossoblù appare difficile ma non impossibile. Del resto il calcio non è scienza esatta, e non sempre chi ha mezzi tecnici superiori si impone. 

Il grande Nereo Rocco, quando guidava Triestina e Padova, soleva dire prima di una gara proibitiva per i suoi “che vinca il migliore…ciò, speremo de no!”
Ecco, appunto. Speriamo di no. 

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