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RS – STADIO: Bologna, la classe operaia va in Paradiso? – 7 apr

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In una squadra che ha perso per motivi diversi gli uomini che maggiormente erano accreditati come “di spicco” (Diamanti ceduto, Perez scemato per via dell’età, Bianchi in crisi di gol e preda di continui acciacchi) il Bologna ha trovato nuovi eroi per inseguire la salvezza.
Gregari che, per necessità, hanno dovuto prendere sulle spalle la squadra per evitare che affondasse. 
Gente come Pazienza, che ha ritrovato il campo dopo tanto tempo e che contro l’Inter ha scaricato in rete un pallone che non voleva saperne di entrare da tempo immemore. Lo ha fatto con rabbia e potenza, aiutato da una deviazione di Cristaldo, “El Churry”, un altro che ha dimostrato che con rabbia e tenacia si può diventare importanti. Come importante è Lazaros, autentico leader silenzioso del Bologna degli ultimi mesi. E Garics, che ha dato il via al gol di Pazienza con un numero di tacco riservato solitamente solo ai grandi campioni. L’austriaco sembra finalmente tornato il buon cursore di fascia che è sempre stato, così come – sulla fascia opposta – sembra resuscitato Cech, che può essere un importante alternativa a Morleo.
A proposito di Archimede, pare certa la sua presenza contro il Parma, mentre sono da valutare Kone e Khrin, sui quali però c’è ottimismo.
Il modulo scelto per inseguire la salvezza non dovrebbe più cambiare: 3-5-1-1, 3-5-2, 3-4-2-1 a seconda delle interpretazioni, ma sempre di difesa a tre si parlerà. Si, perché dopo numerosi esperimenti, Ballardini ha capito che questo è il modulo migliore, e oltretutto quello per cui la squadra è stata costruita la scorsa estate, quando tutti immaginavano un campionato un filo più tranquillo. 

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