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Il Mio punto di Vista su …Inter vs Bologna 2 a 2 – 6 Apr

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Inter-Bologna 2-2 : occasione persa o punto guadagnato?

Il Bologna aveva l’obbligo di far dimenticare ai tifosi le ultime due sconfitte in altrettante partite – contro Chievo e Atalanta – ottenute incassando 5 gol senza segnarne nessuno.

Ballardini lascia fuori capitan Perez, torna alla difesa a 3, e si affida a Cristaldo supportato da Koné in avanti; a sinistra si rivede Cech.

Pronti via ed il Bologna è già sotto: bastano 6 minuti ad Icardi per bruciare sul tempo Mantovani e battere l’incolpevole Curci. La gara, se prima era in salita, ora diventa un’impervia montagna da scalare. La partita sembra quindi scivolare via come tante altre dei rossoblu viste quest’anno, il Bologna che ai punti non demerita ma che nel risultato è già sotto…

..poi il giro d’orologio che non ti aspetti, il 35’: da una palla che sembra scivolare sul fondo, Garics si inventa un numero con tanto di tacco e tunnel al povero Nagatomo, ed arriva suo fondo mettendo in mezzo per Lazaros; il greco è puntuale, ma Handanovic non si fa sorprendere e respinge; la sfera arriva appena fuori area sui piedi di Michele Pazienza, che nel tiro esplode tutta la rabbia per due stagioni non proprio all’altezza delle previsioni: stoccata centrale ma potente, col pregio di passare sotto le gambe di Cambiasso prima, Handanovic poi. Inter-Bologna 1-1, si può andare a riposo tirando un enorme sospiro di sollievo.

Nella ripresa la squadra di Ballardini fa quello che dovrebbe fare: coprirsi bene per non subire il secondo gol, e ripartire velocemente, perché, tutto sommato, a San Siro contro questa Inter si può anche raccogliere bottino pieno. Ma tutte le speranze e i sogni dei tifosi rossoblu si frantumano al 63’, quando Icardi stoppa la palla e senza nemmeno guardare la piazza lì dove Curci può solo sperare che vada: palo! Ma la fortuna non ci sorride e la sfera scivola lentamente in rete. Mauro Icardi dimostra così di non provenire dalla cantera blaugrana per caso, e che il gossip non può offuscare le sue ottime qualità da centravanti.

In realtà, la cantera qualche flop in Italia lo ha mandato, ma questa è un’altra storia…

Per il Bologna si fa allora durissima: come può una squadra che non segna su azione dal 9 febbraio – Torino-Bologna 1-2, doppietta di Cristaldo – siglare addirittura due reti nella stessa gara? “Ahi quanto a dir qual era è cosa dura” – direbbe Dante – ma nel mezzo del cammin del Bologna c’è la pazza Inter capace di tutto, ed infatti su un cross di Mantovani la difesa nerazzurra pasticcia e permette a Panagiotis Koné di tornare al gol, il quinto stagionale. Koné vs Mazzarri, la sfida infinita…

Può una squadra salvarsi quando il suo miglior bomber è un centrocampista ed ha segnato appena 5 reti? In Italia, tutto è possibile…

Sul 2-2, l’impresa sembra fattibile. Ma, a 6 dalla fine, Mantovani ingenuamente trattiene Palacio il quale crolla al suolo, e Mazzoleni non ha dubbi: dopo tempo inenarrabile, è giunto il momento di concedere un rigore alla squadra nerazzura! Che sia proprio il Bologna a doverne fare le spese, è un dettaglio trascurabile.

Diego Milito sul dischetto: l’uomo del Genoa-Torino 3-2, che ci fece rimanere aggrappati alla massima serie nel 2008-2009, ora con un tiro dagli undici metri può accompagnarci alla porta che apre gli Inferi della B, proprio nel 50esimo anniversario dell’entrata in Paradiso, lo scudetto del 1964.

Nella giornata in cui succede tutto e il contrario di tutto, capita anche che Milito sbagli un rigore, e il Bologna si salva ancora. Ed avrebbe anche l’occasione per il colpaccio, in un contropiede fulmineo all’ultimo minuto, ma Acquafresca decide che due tiri a tu per tu con Handanovic sono troppo pochi per siglare una rete, forse al ragazzo ne servirebbero 6.

6 come i minuti che ci ha messo l’Inter a passare in vantaggio, 6 come i minuti che mancavano quando Curci ha parato il rigore, 6 come le gare interminabili che ci separano dalla fine di questo assurdo campionato.

666, dunque, e solo così si può spiegare una partita diabolica, in cui succede l’incredibile: Garics fa il fenomeno sulla fascia, Pazienza segna, Curci para un rigore.

“E Acquafresca ci regala i 3 punti a San Siro”. No, in effetti sarebbe stato troppo.

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