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Bologna FC

Sandy Flash Back – Sliding door… – 4 Apr

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Palacio afferró il pallone tra le mani, e piano piano si avvicinó al dischetto del rigore. Dietro di lui le due formazioni schierate a centrocampo, i giocatori del Bologna tutti abbracciati tra di loro, quelli dell’Inter invece divisi, chi in ginocchio, chi piegato, chi con le mani giunte come in preghiera e chi girato di spalle, come a non voler vedere per scaramanzia quello che stava per succedere. Davanti a lui Federico Agliardi, il portiere rossoblù che con un suo tuffo avrebbe potuto decidere se finire quella lotteria o se andare avanti ad oltranza. I tempi supplementari erano finiti 2 a 2, con Agliardi che aveva afferrato con sicurezza un pallone al limite dell’area piccola tirato dal calcio d’angolo, ed ore eccoci qui, al quinto rigore, quello che avrebbe potuto esser decisivo…

Palacio appoggió il pallone, uscì camminando dall’area di rigore ed appena l’arbitro fischió partì con la sua rincorsa, calció il pallone perfettamente, ma il portiere rossoblù con un grandissimo intervento fermó la sfera, paró il rigore decisivo e consentì l’approdo in semifinale di coppa Italia alla formazione Felsinea. Fu un attimo, i suoi compagni scattarono verso di lui, lo abbracciarono e gli saltarono addosso, lo buttarono a terra e lo baciarono, in una sera il portiere s’era fatto perdonare tutti gli errori in campionato, aveva parato il rigore decisivo ed era diventato l’eroe di San Siro!!! I giocatori dell’Inter invece si disperarono, qualcuno si butto a terra, qualcuno pianse, mentre capitan Zanetti, da grande uomo quale è, camminò verso gli avversari per complimentarsi con loro, ma sopratutto con Agliardi, che con la sua parata gli aveva appena infranto i sogni di coppa Italia. Era la sera del 15 gennaio 2013, e dopo 15 anni il Bologna finalmente tornava a conquistare una semifinale di coppa Italia, sopratutto grazie al suo portiere Federico Agliardi, che in una notte aveva buttato alle spalle tutte le critiche sul suo conto e si era trasformato in eroe, entrando di diritto tra gli indimenticabili rossoblu di sempre, grazie a quel rigore parato!!! La festa fu grandissima, al momento della parata in tutta Bologna e provincia si alzó un urlo incredibile, le macchine conquistarono le strade, e lo stradone venne invaso da auto impazzite che continuavano a suonar il clacson fino a farlo scoppiare per l’esultanza… Fu un momento stupendo, indimenticabile, quasi incredibile, peccato soltanto che poi della semifinale non ho alcun ricordo, non so come mai, ma davvero non ho ricordi di quella partita, in compenso ancora adesso, a più di un anno di distanza ogni tanto la notte viene a farmi visita un incubo ricorrente, che mi mostra cosa sarebbe potuto accadere quella sera, una sorta di sliding door…

L’incubo inizia sempre allo stesso modo, con l’Inter che trenta secondi prima della fine dei supplementari, ad uno “sputo” dalla lotteria dei rigori, si appresta a dare l’ultimo assedio alla porta rossoblu con un calcio d’angolo, basterebbe rimaner concentrati un minimo e poi avrebbero deciso i rigori chi doveva passar il turno. Il pallone parte, qualcuno dei giocatori rossoblu urla “Dai Chicco” verso Agliardi, per incitarlo, per tenerlo concentrato, cercando di fargli evitare l’ennesimo errore della stagione, la palla viene calciata male, inoffensiva, con una traiettoria ad uscire dall’area, ma il portiere rossoblu, in trance agonistica, e forse troppo caricato di responsabilità anche a causa di quell’urlo, fa l’unica cosa che non deve fare, invece che stare tra i pali esce al limite dell’area piccola incartandosi tra Cambiasso e Portanova, e per Ranocchia è un gioco da ragazzi fare un pallonetto di testa e condannare i rossoblu.

Il Bologna che meriterebbe il passaggio del turno, sopratutto per la reazione al doppio svantaggio, infatti dopo essersi trovati sotto per 2 a 0 a causa di Guarin e Palacio, i rossoblu non si persero d’animo e riuscirono a rimontare e a pareggiare la partita nei minuti finali con i gol di Diamanti e Gabbiadini, viene eliminato a causa di un terribile errore del suo portiere, e qui di solito mi sveglio di colpo, sudato e spaventato dalla visione che ho appena avuto. Accendo la luce della mia camera, mi sfrego gli occhi, mi guardo un attimo intorno cercando di capir chi sono e dove mi trovo, do un’occhiata al cellulare, afferro la bottiglia d’acqua, ne bevo un sorso, e tornandomi a sdraiare, avvolto nella mia coperta rossoblu dico tra me e me “Pensa te che sogni che faccio ancora, noi eliminati dall’Inter a causa di un errore così colossale?! Ma và la, quella sera fu il trionfo nostro e di Agliardi, eroe per una notte….Per fortuna che questo è stato solo un incubo, un bruttissimo incubo!!!” …O FORSE NO?!?!?!

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