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Il Mio punto di Vista su …Bologna vs Atalanta 0 a 2 – 30 Mar

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«L’effetto-cambio allenatore dura 3 partite»

Dopo l’orrenda prestazione di Verona, in cui il Bologna era riuscito a far sembrare grande una squadra che, alla fine dei conti, è davanti solo un punto, ci si aspettava una reazione. Necessaria, classifica alla mano; ma  doverosa anche per quel sostegno che dalla curva rossoblu continua ad arrivare, e sempre più spesso appare immeritato. La reazione, invece, è mancata.

Troppo poco la buona volontà mostrata nei primi minuti di gioco, fino al gol orobico segnato da De Luca; troppo tenui le sortite offensive abbozzate quando ormai tutto era finito, dopo il 2-0 siglato da Estigarribia. E se è vero che il tabellino dice 14 tiri rossoblu contro 4 nerazzurri, bisogna considerare che tra i 14 vanno annoverati quelli di René Krhin, terminati goffamente sotto i distinti e ai piedi di San Luca, e alcune flebili e velleitarie conclusioni dalla distanza che non potevano di certo impensierire l’ottimo Consigli. In verità, qualche occasione vera il Bologna l’ha avuta, certo, ed anche la sfortuna in alcuni casi si è accanita: ma è davvero un bottino esiguo, per poter recriminare più dei fischi e degli insulti finali. Il silenzio assordante della curva per tutto il secondo tempo,  – interrotto soltanto dal celeberrimo “Andate a lavorare!” o da cori rievocanti grandi fasti del passato, quali Carlo Nervo, Kennet Andersson, Klas Ingesson, Igor Kolyvanov – fa da chiosa agli ennesimi 90 minuti da dimenticare.

L’ironia di questa interminabile e straziante stagione è, come sempre, che nonostante il nulla generale offerto dal Bologna di Pioli, prima, e da quello di Ballardini, poi, la squadra rebus sic stantibus risulterebbe ancora salva. Era così dopo lo 0-2 a Catania, dopo lo 0-3 a Verona, ed è così anche oggi: il Chievo ne ha incassate 3 dal Milan, mentre Livorno e Sassuolo dovrebbero avere la stessa sorte contro rispettivamente Inter e Roma. Il Catania, invece, è già in B. E questo non può che farci tirare un sospiro di sollievo, dal momento che l’ultima giornata sarà proprio la squadra etnea a decidere le sorti dei rossoblu.

Ballardini o Pioli? Pioli o un nuovo allenatore?   

«L’effetto-cambio allenatore dura 3 partite», diceva Dan Peterson. Considerando che ne mancano 7, si potrebbe pensare ad un turn-over! Forse l’unico modo per rivitalizzare una squadra che  per organizzazione, atteggiamento e gioco espresso, farebbe fatica a mantenere le serie B.

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