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Bologna

RS – CORSERA – Scoppia l’ira dei tifosi – 30 Mar

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Mancavano  pochi minuti dal fischio finale, quando Guaraldi usciva dallo Stadio, scortato dalle forze dell’ordine, mentre ormai oltre 400 persone si accalcavano nei pressi della Tribuna, pronti a fare sapere tutta la rabbia e la profonda amarezza al numero uno rossoblù, rabbia che montava dal minuto 26 del primo tempo, da quando il redivivo Estigarribia aveva piazzato un missile terra aria nel set lontano dalla spalla destra di Curci, fissando il punteggio sullo 0 a 2. In quel momento la curva aveva ondeggiato e si era riversato contro le balaustre vetrate che la dividono dalla tribuna (nella foto di apertura), scrive Ale Mossini nel suo pezzo odierno, per fare sentire meglio i cori all’indirizzo di Guaraldi. Poi nel secondo tempo, su suggerimento della Digos, il presidente era stato spedito in Terrazza Bernardini, perchè ormai la situazione era incandescente, fino alla partenza immediata prima del 90simo minuto, al fine di evitare il peggio. Intanto i circa 400 scandivano slogan e cori del tipo:”Non  dormi più Albano, non dormi più”, e insieme alla curva il classico “Andate a lavorare” e ” Se andiamo in B vi facciamo un …..così”. Un clima surreale per tutto il secondo tempo aveva avvolto la partita che ormai, ai più, sembrava segnata nell’esito finale e immodificabile senza giocate di classe ( ma di chi?, ndr) e/o colpi di fortuna ( e qui ce ne sarebbe voluta tantissima). Per questo nel fuggi fuggi generale dei personaggi rappresentativi del sodalizio felsineo, l’unico a metterci la faccia di fronte alle telecamere è stato il tecnico che, in poche ma sentite parole, difende i suoi ragazzi dicendo che ” La squadra ha fatto il proprio dovere e non meritavamo di perdere”. Chiosa parafrasando la salvezza come un’impresa: tutti uniti contro il mostro (la serie B). Basterà per evitare il disastro? 

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