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RS – STADIO: Se non vince in casa, questo Bologna non può salvarsi – 21 mar

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Un vecchio detto del calcio, per quanto riguarda le squadre che ogni anno si giocano la permanenza in Serie A, è che “la salvezza la costruisci in casa”.Beh, se questo è vero, è difficile prevedere la partecipazione di questo Bologna al prossimo massimo campionato.
In questa stagione, infatti, appena due sono le vittorie arrivate tra le mura amiche, che ultimamente poi tanto amiche non sono. Una contestazione inevitabile, figlia di scelte societarie ma – va detto – anche del rendimento mostrato dalla squadra di Pioli prima e Ballardini poi al “Dall’Ara”.
Qualche cifra? Appena 2 vittorie su 14 gare disputate: Catania, Sassuolo, Chievo e Livorno, per dire, ne hanno conquistate 4. E poi: la miseria di 12 gol segnati, meno di uno a partita, con l’ulteriore considerazione che 3 di queste reti sono state segnate in un unica gara, contro il Milan con cui arrivò un pari.

Le sole 2 vittorie sono arrivate, peraltro, sotto la gestione di Pioli: il 27 ottobre 2013, vittima il Livorno, ed il 20 dicembre contro il Genoa. Due sofferti 1 a 0 che sembrarono prassi ma che adesso ci sogniamo.
Con Ballardini la squadra non ha mai vinto in casa, e la spiegazione è semplice: l’atteggiamento del tecnico ravennate, che prima di tutto ha tentato di dare equilibrio alla difesa, unito alla contemporanea partenza di Diamanti in direzione-Cina, ha reso questo Bologna una squadra capace più a difendersi che ad attaccare. E in casa, quando devi fare la partita, un atteggiamento così non paga, come si è visto con il Sassuolo.

Intanto il campionato prosegue e le speranze di salvarsi, con questo rendimento casalingo, scendono ad ogni turno che passa: contro il Catania il Bologna dovrà assolutamente sfatare questo tabù, non dovesse riuscirci nemmeno domenica – contro gli ultimi in classifica – anche il più ottimista dei tifosi difficilmente avrebbe qualche argomento a cui attaccarsi. 

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